Grosso e Pascale raccontano Antonio De Curtis

Il giovanissimo Antonio De Curtis narrato da Antonio Grosso e Antonello Pascale

All’OffOff Theatre di Roma Antonio Grosso presenta lo spettacolo Un principe in arte Totò, scritto e diretto dallo stesso Grosso che è in scena con Antonello Pascale.

La scenografia accompagna il racconto attraverso una serie di giacche appese sul palco, a farci intendere non solo alcuni personaggi che il giovanissimo artista incontrerà, ma anche le sue trasformazioni, i suoi momenti di crescita. Due sedie, un tamburello che racconta, in particolare il mare e due altalene. Si parte proprio da queste ultime su cui dondolano all’inizio, i due protagonisti, mentre raccontano del viaggio di Totò e il cugino Eduardo che tornano dalla Sicilia a Napoli.

Il Totò sulla nave è un uomo vecchio, che cerca di tornare nella sua città natale, ma è stanco e malato. La scena è avvolta dalla penombra, quasi si respira l’odore del mare, il cullare delle onde simulate dal tamburello, il muoversi e dondolare della nave grazie alle altalene. È un momento in cui il vecchio Totò può abbandonarsi ai ricordi, può tornare indietro e ripensare alla sua vita, a quando è nato nel rione Sanità, ai suoi genitori, alla scuola, al suo maestro, alla gente che ha incontrato. Può ripercorrere la sua vita e lasciarsi cullare dai visi e dalle espressioni che lo hanno ispirato, quando correva per la città cercando di imitare i personaggi che lo colpivano e che poi sono diventate le sue maschere, i suoi personaggi che ha portato in scena. Un ricordo che parte dalla malinconica nave e arriva ai vivaci episodi, restituendoci un racconto vivace, a volte intriso di grande tristezza poiché mostra la miseria, la durezza della vita che ha caratterizzato quegli anni. Ma il giovane Antonio De Curtis è una persona di cuore, che guarda alla vita senza mai arrendersi, che vede la possibilità di dare, più che di ricevere; resta indicativo il suo incontro con il mendicante napoletano in tenera età a cui lascia i denari ricevuti in dono.

Sono tanti i piccoli episodi che lo vedono protagonista e che lo rivelano al pubblico, ma nella sua interpretazione Antonio Grosso non cerca mai di copiare il suo personaggio, quanto di presentarlo in maniera che si comprenda chi sia e come abbia vissuto nei primi anni, prima del successo. Non è una caricatura ma un racconto che lo vede protagonista e che lascia all’artista raccontato il suo modo di essere e all’artista narrante il suo modo di presentarlo omaggiandolo. E proprio in questo sta la bellezza del racconto: non una copia, ma una narrazione.

Antonio Grosso porta in scena il principe della risata, il grande Totò, raccontandoci storie e personaggi che hanno caratterizzato la sua infanzia e giovinezza, che hanno permesso all’uomo Antonio De Curtis, di diventare Totò, un nome che oggi è un’istituzione, un personaggio che non si può non conoscere e ammirare. Maestro, genio del palco e della risata, capace di trasformare un episodio in un evento, e che quando è stato riconosciuto il suo talento, è stato amato e osannato nella sua professione.

Accanto a lui sul palco Antonello Pascale, non una spalla, ma un compagno di palco,. I due compongono un duo che dimostra un’ottima sintonia di palco oltre che di amicizia. Il loro affiatamento è palpabile ad ogni battuta, ad ogni gesto o movimento che si vede sul palco. Un’ora e mezza di spettacolo durante la quale i due attori alternano battute a ritmi serrati a brevissimi silenzi, impercettibili così tanto che non si ha il tempo di far partire l’applauso. Una prova attoriale che premia entrambi gli attori, capaci di restituire una varietà di sensazioni che catturano il pubblico sempre attento. Il suono delle parole accompagna la storia in un crescendo di emozioni che esplode nel finale in un caloroso e sentito applauso che si rivolge all’uomo Antonio De Curtis, ma in particolare ai due artisti che hanno permesso al pubblico di conoscerlo in un momento particolare della sua vita, alla bravura di Grosso e Pascale che non si risparmiano sul palco e creano un meraviglioso e dolce spettacolo che va goduto tutto, dall’inizio alla fine.

Vedi la videointervista ai due attori:

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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