Il passato è sempre alla moda!

abito retrò

credo che ‘l’abito fa il monaco’

C’è un modo nuovo di fare moda partendo dal vecchio.

Spiego e approfondisco meglio il concetto. Io, più volte, mi metto alla ricerca di brand, produzioni che propongono ‘la differenza’. Ciò che non sia la controcorrenza, ma che non sia massa, branco: ‘compro quel capo, perché lo ha proposto la Ferragni (tutto è, tranne stilista!)‘, ‘mi metto quella cintura perché tutti hanno quella cintura!’; ‘indosso quel jeans strappato, perché nella mia classe, non fai parte del gruppo se non lo hai anche tu’.

Basta massificazione, mancanza di originalità, poco rispetto della propria personalità: vestitevi di nuovo, mostrate quello che siete con quello che indossate, perché io, al contrario, credo che ‘l’abito fa il monaco’.

Quindi voglio, con molta presuntuosa umiltà, dirvi di aprire gli armadi dei vostri avi (scherzo, basta cercare in quelli di nonna, mamma, e se siete lettori di sesso maschile, un nonno, papà, zio…)

Intanto toccate le stoffe, sentitene la qualità, guardatene i dettagli, rigirate al rovescio il capo e ammiratene le rifiniture. Vi trovate in mano un’inestimabile valore, che va conservato certo, ma rimesso in vita e condivisa la bellezza ad occhi altrui.

Per essere più chiara, prendete il cappotto di nonna, indossato probabilmente quando siete state battezzate, di lana, acquistato da Sandro (prestigiosa boutique in centro, Roma, del passato), o confezionato dalla sarta china sulla macchina da cucire a pedale, che faceva ‘punti lenti’ imbastiva e rifiniva a mano, dopo aver acquistato il tessuto di lana ‘vera’ senza aggiunta di ‘additivi’; dicevo prendete questo cappotto, indossatelo e non spaventatevi del fatto che non vi sta bene.

Intanto l’oggetto in questione vi deve piacere. Poi si procede agli aggiusti. Le modifiche devono intendersi in questi termini. Non va stravolto il capo: taglio e proporzioni devono restare le stesse. Affidatevi ad esperti di sartorie , fra un po’ vi darò qualche indicazione, e chiedete di portarvelo a misura.

Vi deve stare bene, non deve essere cambiata la foggia, deve mantenere il suo stile retrò. Ho portato l’esempio del cappotto, ma gli armadi dei nostri nonni posseggono ricchezze inestimabili per quanto concerne lo stile: camicie, giacche, accessori, borsette in coccodrillo, bretelle, cravatte che possono essere rimesse in vita anche con mansioni diverse.  

Il valore inestimabile però può essere danneggiato, se a modificarlo non sono mani esperte.

Non fidatevi di ‘Orli lampo’ , ‘zip’,  ‘orlo subito’, ‘orlo e torno’, ‘speedy orlo’, che , senza togliere nulla loro, sono bravi, ma per lavori appunto veloci, no per trattare con guanti capolavori sartoriali del passato.

Quindi affidatevi a sartorie esperte, che si occupano anche di realizzazione di abiti ex novo.

Certo potrei pubblicizzare la mia ‘officina’, ma ‘pare brutto’, quindi ribadisco il concetto: affidate i capi del passato a mani esperte e teste colte: rimetterete in vita il passato e camminerete in direzione opposta alla massa.

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Arianna Alaimo

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