Il profumo dei Valgesi, il nuovo libro di Malik Tariq Bashir

Malik Tariq Bashir è al suo secondo romanzo. Classe 1983 l’autore, laureato in Scienze politiche presso L’Università degli Studi Roma Tre, dal 2010 è iscritto all’albo dei giornalisti ma coltiva una grande passione per la scrittura. Nel 2009 ha pubblicato con Faligi EditoreIl leone bianco”, il suo romanzo d’esordio, e ora ha un nuovo obiettivo: far conoscere la storia raccontata ne Il profumo dei Valgesi. Abbiamo posto alcune domande all’autore del romanzo.

Quando si è accorto che era arrivato il momento di scrivere un libro?

Sono un appassionato di romanzi gialli: mi è sempre piaciuto leggerli e rileggerli per assorbire dettagli sempre nuovi. Ciò accade soprattutto con le opere che giudico di rara bellezza. È da questo genere che ho iniziato: adoravo scrivere storie d’azione o di spionaggio, ma mi scoprivo troppo sintetico e poco efficace nello sviluppo delle sequenze narrative.

Un sabato mattina dovetti recarmi all’università per sostenere un esame scritto. La materia era Storia dell’Africa e avevo una buona preparazione; nonostante ciò mi sentivo davvero demoralizzato, ipotizzando che qualcosa non avrebbe funzionato, poiché gli esami scritti non erano il mio forte. Mi ricordo che, mentre distribuivano i fogli, decisi di fare qualcosa di diverso e cioè incominciare a rispondere scrivendo di getto e basandomi solo sulla velocità di risposta, partendo dal presupposto che, se avessi pensato, non sarei mai stato fluido e istintivo nel rispondere.

Per le tre domande dell’esame coprii sei facciate di fogli protocollo.

Il giorno dell’orale il professore mi fece i complimenti per il mio modo di scrivere e quella fu una pietruzza che nel corso degli anni divenne importante al pari di un macigno.

Il profumo dei Valgesi. Di cosa parla il suo romanzo?

La trama vede protagonista una giovane, Virginia Maltesi, che lotterà per preservare le sue emozioni. Affronterà un viaggio nel quale il bene e il male si incontreranno percorrendo vie taglienti come lame.

In un momento come questo, in cui molti sono coloro che si avvicinano alla scrittura, che approccio c’è stato con la casa editrice?

La casa editrice Bookabook ha un approccio smart e un modo di lavorare fluido ed energico; attenta alle esigenze degli scrittori, garantisce un tempo di valutazione della propria opera davvero breve. C’è un chiaro punto d’incontro tra lettore e autore, entrambi parte di un grande progetto.

Quanto di personale c’è in questo racconto?

Potrei paragonare il mio vissuto a un bicchiere colmo d’acqua: nell’affrontare quest’avventura, l’ho svuotato e ho deciso di rimettermi in gioco, conquistando una maggior conoscenza di me stesso, più matura e aperta a tecniche nuove e tarate sulla mia persona. Non ho seguito un modello in particolare solo quello che funzionava per me, il superfluo l’ho sempre lasciato alle spalle.

Con questo libro ho attinto a piene mani dalla mia immaginazione, cercando di portare idee nuove e una trama tesa come la corda di un equilibrista.

Ha un sogno nel cassetto legato a questa nuova avventura?

Mi piacerebbe essere letto da quante più persone possibili. Per il momento solo questo, poi si vedrà.

bookabook.it/libri/profumo-dei-valgesi

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