La libertà un bene irrinunciabile
Il 25 aprile è libertà e resistenza
La libertà è quel sentimento che, in molti uomini e donne, arriva prioritario, tanto che in sua mancanza può far mancare l’aria. La libertà è un grido che si espande, che riecheggia da ogni dove e che, a memoria d’uomo, è inseguita, perseguitata, conquistata. La libertà, conquista immancabile nella nostra quotidianità, dovrebbe far tornare alla mente le lotte e la morte di giovani vite che, per questo ideale, hanno combattuto e resistito fino alla fine.
Per questi e molti altri motivi il 25 aprile è una ricorrenza fondamentale per l’Italia, la prima, perché probabilmente, senza il sacrificio delle persone che combatterono per il nostro paese e la sua liberazione, oggi non ci sarebbe la Repubblica Italiana, oggi, forse, non ci sarebbe stata libertà. Di una cosa invece siamo certi, ed è la riconoscenza che dobbiamo ai tanti partigiani, alle staffette, ai cittadini che hanno lottato sì per loro stessi, ma anche per ognuno di noi.
Possiamo solo immaginare la gioia che i cittadini provarono il 25 aprile, quando i partigiani riuscirono a scacciare le truppe tedesche da Milano e Torino e liberando finalmente le due maggiori città del Nord Italia dall’occupazione tedesca, dopo anni di guerra e in particolare dopo il ventennio fascista che aveva abrogato molte delle libertà che i cittadini avevano conquistato negli anni. Questi sono momenti storici da non sottovalutare e da ricordare sempre.
Sotto il simbolo della libertà cittadini comuni, con idee politiche diverse, si unirono per raggiungere tutti insieme lo stesso scopo. Nelle giornate di lotta non esisteva destra o sinistra, non esistevano atei o religiosi, nessuna differenza. Studenti, operai, insegnanti, impiegati, militari, sindacalisti, politici, medici, ecc., tutti insieme, senza distinzione di ceto sociale, si unirono e lottarono fianco a fianco. Tutti volevano riconquistare la libertà, soffocando il regime fascista che, alleatosi al nazismo, aveva perpetrato atrocità sui cittadini. Campi di sterminio, carceri, confini, persecuzione politica, avevano accentuato la mancanza di libertà ma questa trovò forza nel coraggio di giovani, a volte giovanissimi combattenti, nelle donne che si armarono e andarono a combattere accanto ai loro amici.
Partigiani che si nascondevano sui monti, nelle valli, che preparavano azioni per contrastare l’esercito tedesco o per salvare compagni o cittadini arrestati, fiancheggiati dalle staffette che portavano loro cibo, notizie, messaggi, o da semplici cittadini che cercavano di aiutarli come potevano, erano, ma lo sono ancora oggi, gli eroi di tante azioni che portarono alla liberazione del nostro paese. È necessario ricordare le loro azioni, quelle che portarono alla liberazione di semplici paesi, delle città e poi dell’intera nazione. In particolare va ricordato il sacrificio dei tanti che persero la vita per la libertà.
A questo va anche aggiunto che molti, moltissimi partigiani, successivamente, fecero parte delle madri e dei padri costituenti, coloro che insieme, scrissero la Costituzione Italiana, inserendo all’inizio della stessa, i Principi fondamentali che ne esaltano il senso di libertà. Gli stessi uomini e donne che poi fecero parte della vita politica italiana.
Il 25 aprile è un giorno essenziale, è il giorno della Resistenza, è il giorno per cui si ricorda a tutti che la libertà è un bene prezioso, importante, fondamentale per noi stessi e per la nostra democrazia e che, bisogna difenderla, custodirla gelosamente per evitare che venga eliminata lentamente, quasi senza che ci si accorga, come avvenne in passato. Non bisogna dimenticare che il Fascismo prese possesso dell’Italia in modo cauto, presentandosi come difensore dei cittadini, del bene comune, della comunità, per poi divenire dittatura.
Prepararsi a vivere questa giornata vuol dire ricordare le donne e gli uomini che hanno lottato per la libertà che sono simili a donne e uomini che lottano ancora oggi per lo stesso sentimento che animò i partigiani. Siano essi italiani o stranieri, che si ritrovano a fronteggiare dittature di destra o di sinistra o solo semplici dittatori. Ovunque e per tutti, la libertà resta una meta irrinunciabile per l’intera umanità.
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