Non é vero ma ci credo al Teatro La Cometa
scenografia a metà tra il grottesco e il popolare
È in scena al Teatro La Cometa di Roma, lo spettacolo Non è vero ma ci credo. Il comico dramma scritto da Peppino De Filippo, ma frutto dell’ingegno congiunto anche di Eduardo e Titina, è messo in scena dalla compagnia capitanata da Enzo De Caro, e da altri talentuosi attori: Francesca Ciardiello, Giuseppe Brunetti, Lucianna De Falco, Carlo Di Maio, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo e Fabiana Russo.
La regia dello spettacolo è di Leo Muscato, attore nella stessa commedia proprio durante i suoi esordi, nella compagnia di Luigi De Filippo, di cui raccoglie così l’eredità, riadattandola e riuscendo nell’abile mossa di ambientare la commedia negli anni ’80, avvicinandola nel tempo a noi. Ne esce fuori uno spettacolo contemporaneo, una dramma da ridere, in un escalation di assurdità che sembra rispecchiare il vivere moderno: se oggi ci si rammarica per una manciata di ‘like’, è forse meno “concreta” la paura della iettatura?
I personaggi che compaiono tra una canzone di Nino D’Angelo e una di Tony Esposito, sono talmente reali e caratteristici da risultare familiari: il direttore Savastano, padre di famiglia ossessionato dalla sfortuna, la segretaria Mazzarella, fedele e puntuale collaboratrice, che insieme all’amministratore, al meccanico e al portiere assecondano il superstizioso capo rasentando l’esaurimento, la moglie Teresa e la figlia Rosina che provano ad imporsi contro tanta credulità e fissazione, e Sammaria, il nuovo impiegato portafortuna che prenderà il posto del vecchio Malvurio.
Anche la scenografia merita di essere citata, in semplicità e funzionalità, ma anche a metà tra il grottesco e il popolare, insomma le scene d’interni hanno tutte un unico soffitto coperto di ombrelli e nuvole minacciose che si tingeranno d’arancio o scoppieranno in tuoni assecondando la buona o cattiva sorte dei personaggi sul palcoscenico.
Lo spettacolo, di cui la prima è stata il 20 Dicembre, sarà in scena ancora fino al 12 Gennaio, per poi spostarsi a Teramo e in altre città italiane fino al prossimo Aprile.
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