Recensione: Le notti bianche regia di Francesco Giuffrè
Il Teatro Ghione porta in scena “Le notti bianche” di Fëdor Dostoevskij, con Giorgio Marchesi, Camilla Diana con adattamento e regia di Francesco Giuffrè.
I protagonisti sono un lui e una lei, che si incontrano, due anime diverse e con i propri tormenti. Lui è un solitario che non riesce a vivere perché vive di sogni, di immaginazioni e non della realtà che lo circonda, anche se vorrebbe essere come gli altri. Lei, invece, è Nasten’ka, vestita di bianco, una ragazza che spera, sogna di fuggire dalla propria vita, che la opprime. Non ne ha il coraggio, ma si aggrappa ad una sola speranza, la promessa che un uomo le aveva fatto un anno prima: tornare e portarla via con sé. Lei che si sente troppo oppressa da una nonna che con le sue parole, i suoi modi, la tiene “legata”.
Per entrambi è una storia di sogni, di rimpianti, di incapacità di reagire a situazioni da soli. Entrambi cercano un appoggio che li aiuti a cambiare il corso della propria vita.
Un testo intenso portato in scena da due attori che riescono a incarnarne l’essenza. Giorgio Marchesi non lo fa solo con la tecnica, ma incanta anche con il suo timbro di voce. Perfetto nei movimenti, nel muoversi all’interno della scena. Chiuso della sua stanza o in giro per le vie della città, non appare mai isolato, e sempre a proprio agio.
Lei è Camilla Diana, eterea, interprete di grande valore attoriale. Sulla scena incarna non solo la ragazza stremata dalla vita, ma anche incatenata, che non riesce a liberarsi da sola dalla catena che la tiene legata alla nonna. La scena che la vede incatenata ad essa è davvero suggestiva.
Scenografia attenta a non sminuire gli attori in scena, ma nemmeno a lasciarli da soli, come lo fa la musica che accompagna alcune delle scene.
Una prova ben eseguita da due attori che seguono le direttive registiche di Francesco Giuffrè il quale dirige uno spettacolo intenso e armonioso con grande capacità.
Un lavoro ben riuscito e sicuramente da non perdere per assistere alla performance di due ottimi artisti.
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