Sembra vivo! la mostra a Palazzo Bonaparte
La mostra di scultura iper-realista a Roma
Dal 26 maggio al 13 ottobre, gli spazi di Palazzo Bonaparte a Piazza Venezia a Roma ospiteranno la mostra d’arte Sembra vivo! Si tratta di una mostra di scultura iper-realista. Come è facilmente intuibile, la scultura iper-realista si prefigge il compito di riprodurre meccanicamente la realtà. Il movimento artistico iper-realista, sorto tra la fine del Novecento e i primi anni del nuovo millennio, viene contestualizzato in maniera innovativa in questa mostra proposta da Arthemisia e curata da Maximilian Letze con la collaborazione di Nicolas Ballario.
È, appunto, certamente una mostra innovativa dal momento che è limitata ad un movimento artistico (iper-)contemporaneo non particolarmente noto al grande pubblico. Eppure, come ormai avviene fin troppo spesso ad avviso di chi scrive, l’ansia di sprovincializzare il belpaese con aperture culturali innovative e contemporanee si risolve in una semplificazione che colpisce, in primis, i gusti di chi si fa sorprendere dalle cose eclatanti e spettacolose. Infatti, a colpire dovrebbe essere la raffinatezza artistica e non il volere “sorprendere” grazie a sculture che sembrano vere.
Il senso artistico veicolato così resta molto grossolano e il tradizionale visitatore di musei, specie se europeo, non può che restare del tutto indifferente rispetto a quella che è naturalmente un’operazione di marketing, evidente pure dalle citazioni di scrittori, filosofi e scienziati famosissimi, messe a casaccio qui e là negli spazi espositivi dello stupendo Palazzo Bonaparte. Santi numi, per quale ineffabile e profonda ragione un acculturato visitatore di musei dovrebbe restare impressionato per una frase di Einstein appiccicata su una parete?
È ovvio che si tenta di accaparrarsi la massa, la fetta più grande del mercato. Ma non siamo a New York City, dove l’arte e il capitalismo creano un circolo effettivamente virtuoso, siamo nella provincia dove dovremmo accettare di pagare un biglietto di una mostra per essere impressionati, da che cosa esattamente? Non è più impressionante andare al lunapark?
Dopo questa premessa sulla ratio che sta dietro alla mostra, ci sono nomi notevoli dell’arte contemporanea italiana e internazionale. A parte l’arcinoto Maurizio Cattelan, ci sono opere di Carole Feuerman, George Segal, Duae Hanson. Tra gli artisti americani di particolare interesse, si menziona John DeAndrea, che nelle sue sculture iper-realiste sulle tragedie di cronaca statunitense veicola messaggi di vigorosa tragicità. Merita una menzione a parte lo struggente Ordinary Man di Baschinski, di notevole impatto emotivo.
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