Wanderwoman con Paola Michelini
Sul palco del Teatro De’ Servi è andato in scena il perdono
Paola Michelini in scena al Teatro De’ Servi di Roma con Wanderwoman un testo di Arianna Dell’Arti che ne cura anche la regia. Il fulcro dello spettacolo è il perdono: si può perdonare? Cosa bisogna fare per arrivare al perdono, quello reale? Quale strada va percorsa?
Tutto prende origine dal racconto tragicomico di una donna che viene tradita e che si ritrova a fare i conti con il tradimento e le conseguenze che esso porta. Ma decidere come comportarsi dopo qualcosa che scombussola la psiche umana, in questo caso femminile, sempre più sensibile verso queste tematiche, diventa davvero una strada difficile. Non si contano poi i sostegni e i suggerimenti di chi c’è passato prima, che racconta la propria esperienza, o consiglia una strada da percorrere differente. Ma come ogni scelta le decisioni, anche se hanno delle scadenze, dipendono dalle persone e ognuno di noi ha i suoi tempi. Provando a capire cosa fare, la decisione arriva da sola e con il passare del tempo, ci si accorge che quella era la decisione giusta.
Paola Michelini interpreta questa donna alla ricerca di un riscatto sociale ma, in particolar modo personale, perché i sentimenti che prova dopo il tradimento, si ripercuotono sulla sua vita privata, sociale e lavorativa. Sono quelli che le fanno provare un senso di inquietudine e che non la fanno vivere serenamente. Dura introspettiva del proprio senso di inadeguatezza mentre ci si ritrova a lottare per andare avanti, senza avere il tempo reale della riflessione. Un tempo per guarire, per rimettere insieme i pezzi della propria vita.
La Michelini si adopera con convinzione sul palco, mentre racconta la parte femminile, nella quale si rispecchiano le altre donne spettatrici, tutte, o la maggior parte, passate attraverso un tradimento e consapevoli delle conseguenze. Il suo approccio al testo e al palco sono è legati a una sottile ironia che delinea lo svolgimento dello spettacolo,
Il testo, che non è banale, rispecchia il pensiero e le scelte di molte figure femminili, ma anche il cambiamento femminile dello stesso. Ormai poco inclini al decadimento personale e più decise verso la consapevolezza che, prima o poi, questo possa essere solo un momento di crescita, il raggiungimento della maturità sentimentale passa anche attraverso le varie forme di perdono.
Particolarmente apprezzato è il gioco di luci sul palco che scandisce i tempi e la narrazione, accompagnando non solo le parole ma anche i gesti che dell’attrice sul palco. Fondamentale per un monologo presentato su un palco totalmente spoglio da ogni oggetto.
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