Un pomeriggio di danza al Teatro dell’Opera di Roma

Susanna Salvi - Giselle teatro dell'Opera Roma 2015
Susanna Salvi – Giselle teatro dell’Opera Roma 2015

Il mio primo pomeriggio di danza classica al Teatro dell’Opera di Roma, si annuncia soleggiato. Camminando per raggiungere il teatro, al centro di Roma, mi chiedo se sarebbe più bello andare a fare due passi per la città, facendosi scaldare dal sole autunnale, o scoprire questa meravigliosa arte che è la danza classica. La scelta non è necessaria, avendo già in principio deciso di voler dedicare questa giornata alla mia prima rappresentazione di danza classica. Balletti, balli, coreografie, musical, non sono mancati nella mia conoscenza, ma non ho mai avuto occasione di vedere un balletto classico e sicuramente non uno di tutto rispetto, come quelli che vengono rappresentati al Teatro dell’Opera, dove passano i migliori ballerini italiani e del mondo. La mia prima volta è con Giselle, interpretata da Susanna Salvi e Alessio Rezza.

L’impatto è subito suggestivo. Il salone è immenso con i suoi colori rossi. Si possono ammirare le poltrone della platea, ma anche i palchi laterali e quello principale. Sul palco il tendone dove è possibile vedere ancora lo stemma dei Savoia. Un passato italiano, dove, entrando nella sala, ci si immerge. Sembra di essere trasportati, per qualche ora, in un altro mondo, nel passato, dove le fiabe e le narrazioni raccontano di donne tradite, di donne che soffrono follemente per amore e per amore muoiono.

È infatti questo il pensiero che mi sale alla mente mentre ripenso alle opere che ho studiato a scuola: Aida, Turandot, Violetta, sono personaggi che amano alla follia e poi muoiono per amore, o meglio, a causa di uomini egoisti. Ma anche la letteratura di quel tempo è ricca di storie tragiche: Romeo e Giulietta, La signora delle Camelie, Madame Bauvarie e tante altre. Ma scaccio i pensieri e torno alla danza, fino a sentire gli strumenti che si accordano. Ebbene si, sotto il palco l’orchestra sta mettendo a punto gli strumenti per cominciare a suonare.

Susanna Salvi - Giselle teatro opera Roma 2015
Susanna Salvi – Giselle teatro opera Roma 2015

Le luci si abbassano e comincia la musica. Dopo qualche attimo, si apre il sipario e resto folgorata dalla scenografia che appare sul palco. Siamo in un villaggio fiabesco, sullo sfondo si vede il castello del signore del villaggio, il verde della natura invade la scena. Quindi è la volta dei ballerini. La loro è un’azione davvero unica, raccontare una storia attraverso il corpo, offrire e trasmettere emozioni con gesti, movimenti, senza parole. L’unico suono che accompagna tutte le scene, è quello della musica e arriva sempre e comunque dall’orchestra, a volte è quello delle scarpette dei ballerini, quando insieme saltellano sul palco.

È in quel momento che si apre per me un mondo nuovo. I ballerini a gesti, saltando, muovendosi, trasmettono la storia di Giselle, che per scelta, non sono andata a rileggere, voglio vedere, capire, attraverso i loro movimenti. Musica e danza si fondono in un dialogo con il pubblico, mentre gli occhi vengono catturati dalla mondo fiabesco che appare sul palcoscenico. I costumi, le danze, i colori, la musica, tutto racconta, tutto permette la comprensione della storia, ma soprattutto emozionano.

Vedi ballare i protagonisti della storia e ti accorgi della bravura che ti viene offerta, dell’arte che si apre agli occhi. Con loro appaiono anche i movimenti dell’intero corpo di ballo, della coreografia che non ha nulla da invidiare ad altre forme di danza. Anzi, è proprio di fronte ad uno spettacolo del genere che ti fermi e comprendi quanto importante possa essere l’allenamento e il talento di chi si dedica a questo mestiere.

Uno spettacolo di danza a questi livelli, è fatto di ballerini, costumi, scenografie, coreografie e dall’orchestra che suona dal vivo e comprendi che il prezzo da pagare è giusto, perché dietro un’opera, lavorano tantissime persone, non solo sul palco, ma anche dietro al palco.

Intanto il palco ti restituisce le scene dei ballerini che alzano leggiadramente le loro compagne, muovendole da una parte all’altra. Si vedono salti, piroette, e tutto un insieme di movimenti all’unisono. Le ballerine che si muovono sulle punte, la coreografia che aziona gruppi numerosi di ballerini sul palco. E poi scopri i talenti di Susanna Salvi, leggiadra ed espressiva, Alessio Rezza, con la sua capacità di saltare in alto, e dell’intero corpo di ballo. Ascolti la musica dal vivo, che emoziona sempre, in quel movimento e tensione dal quale resti rapito e contagiato. Vuoi ancora e ancora, o meglio, vuoi che non finisca mai, mentre vorresti sapere come prosegue la storia. Insomma, una vera scoperta, una attrazione per quest’arte sempre bistrattata, lasciata ai margini, mentre è alla base della danza intera.

giselle teatro opera roma
giselle teatro opera roma

A questo punto ti accorgi delle tante possibilità che le città italiane, quelle grandi, possono offrire ai cittadini, alle persone: l’arte. E ti accorgi di come tutte queste occasioni vengano relegate ad interesse puramente effimero, mentre, tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero partecipare alla rappresentazione di un’opera di alto livello, di un concerto in un grande teatro, vedere una commedia o tragedia di autori classici, andare in uno dei musei più grandi d’Italia. Godere, insomma, della cultura, per amare e lasciarsi amare, per emozionare e lasciarsi emozionare.

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche