10 anni di Battiti al Teatro Furio Camillo

Roberta Castelluzzo e Alessandra Lanciotti raccontano 10 anni della rassegna Battiti

La rassegna Battiti, ideata da Roberta Castelluzzo e Alessandra Lanciotti, festeggia il decimo anno al Teatro Furio Camillo di Roma. Una sfida che, a distanza di dieci anni, premia la lungimiranza e determinazione di due compagne di viaggio, pronte a mettersi in gioco e a rendere la propria passione, un evento che attrae grandi e piccini.

Battiti, infatti, ospita compagnie e singoli operatori del teatro circense, aprendo le porte alle nuove tecniche e sperimentazioni che ormai il settore ha messo in campo per affacciarsi ad un pubblico sempre più attento. Oltre alle proposte per gli adulti, la rassegna ha sempre avuto un occhio di riguardo per i più piccoli, dedicando loro degli spettacoli mirati, come avviene all’interno del Teatro Furio Camillo.

Abbiamo parlato di questo con le direttrici artistiche della rassegna e del teatro Roberta Castelluzzo e Alessandra Lanciotti, che ringraziamo per essere tornate sulle pagine di CulturSocialArt.

Battiti è arrivata alla sua decima edizione. Un compleanno importante per la rassegna, il teatro Furio Camillo e gli organizzatori. Come state vivendo questo decimo anno?

Siamo molto emozionate, quando abbiamo cominciato lo abbiamo fatto per scommessa, perché avevamo necessità di colmare un vuoto nella proposta dello spettacolo dal vivo. Non avremmo mai creduto possibile che questa nostra creatura tanto amata sarebbe arrivata fin qui. Sembra ieri, da una parte, ma se ci guardiamo indietro ci rendiamo conto di quanta strada abbiamo fatto

Cifra tonda, importante anche per il tipo di spettacoli che vengono proposti al pubblico romano. Quali sono le novità? Quali i punti fermi che vi portate dietro da dieci anni?

Da qualche anno diverse realtà propongono spettacoli di circo contemporaneo, anche a Roma. È un settore che si è diffuso ed è cresciuto, ma rivendichiamo con orgoglio di essere state delle pioniere. Quando abbiamo iniziato ci hanno preso per marziane. Nel tempo abbiamo sempre cercato di mantenere fede a quella che era l’idea iniziale: dare spazio a spettacoli che andavano oltre la mera tecnica. Proposte espressive che avessero qualcosa da raccontare, seppure con un linguaggio così fuori dal quotidiano come quello circense.

La novità di quest’anno è l’apertura di una sezione, aperta con un bando, alle giovani compagnie: Battiti Off. La proposta che ha vinto quest’anno è una compagnia di Catania, gli Sbadaclown.

Anche la rassegna in tutti questi anni è cresciuta, arrivando ad essere apprezzata in tutto il mondo. Chi sono gli ospiti internazionali di quest’anno?

Siamo molto felici che la rassegna sia conosciuta anche oltre confine. Quando ci capita di andare all’estero per partecipare a festival o tavole rotonde del settore e le persone conoscono la rassegna, capiamo quanto lavoro e quanta strada abbiamo fatto dal 2013 ad oggi. Quest’anno abbiamo una compagnia con artisti russo/argentini (Domichovsky e Agranov), un artista catalano di origini Siriane (Amer Kabbani), un’aerealista che viene dalla Bosnia per il Gala di Aerea (Dervic Zvjezdana).

Tra i protagonisti di Battiti anche l’Accademia Materiaviva, nata all’interno del Teatro Furio Camillo, cresciuta insieme al teatro e alla rassegna, come vivono anche le allieve e gli allievi questi momenti di crescita, di conoscenza di esperti del settore, provenienti da più parti del mondo?

Gli allievi e le allieve dell’accademia hanno l’opportunità di vedere gli artisti al lavoro non solo in scena, ma anche dietro le quinte. Ognuno di loro viene affiancato ad un artista o ad una compagnia e segue il lavoro dall’allestimento fino alla messa in scena. In questo modo hanno la possibilità di essere testimoni di tutto il processo dello spettacolo dal vivo, anche nel dietro le quinte. In passato, questa esperienza ha dato vita anche a collaborazioni con gli artisti che sono andate oltre le giornate del festival.

Quali sono i punti cardini della nuova realtà scenica contemporanea?

Sempre di più lo spettacolo dal vivo cerca nuovi linguaggi, nuove modalità di espressione, in un tentativo impellente di trasmettere emozioni e messaggi che arrivino a tutti, a prescindere dall’età, dal livello culturale e dalla provenienza. In questo senso il circo contemporaneo è uno strumento incredibile che gli artisti stanno esplorando ed adottando sempre di più.

Come vive la parte circense, oggi così differente, il nuovo approccio agli spettacoli e agli spettatori?

La sensibilità degli artisti nel circo contemporaneo in questi ultimi anni è andata crescendo e sempre di più le compagnie hanno accolto l’esigenza del pubblico di incontrare spettacoli che oltre all’intrattenimento e allo stupore, lascino emozioni, contenuti e spunti di riflessione. Questa nuova sfida ha trovato gli artisti pronti e desiderosi di mettersi alla prova

Grande spazio, come avviene dalla nascita del Teatro Furio Camillo, ai più piccoli, alla loro capacità di meravigliarsi e lasciarsi affascinare da spettacoli circensi, che il teatro organizza per loro. Come vivono le famiglie, gli spettatori più piccoli, questi momenti di teatro dedicatogli?

I bambini sono per natura disponibili e aperti alle proposte più disparate, le famiglie spesso sono più scettiche di loro. Nel tempo, però, anche gli adulti che accompagnano i più piccoli hanno imparato a apprezzare le proposte indirizzate verso il linguaggio del circo teatro e ci stanno premiando con una presenza incredibile. La prima domenica della rassegna si è aperta con un tutto esaurito per lo spettacolo dei più piccoli.

La rassegna ha sempre avuto un grande successo tra il pubblico e gli esperti di settore. Quali sono i commenti che vi accompagnano, in particolare, in questo decimo anno?

La cosa bella è che ormai è un appuntamento così atteso che le persone già nei mesi precedenti ci chiedono il programma e si interessano a cosa succederà nella rassegna. La cosa più bella che ci è stata detta è “non fa niente se non so ancora il programma, io prenoto, tanto so che è sempre tutto bellissimo”. Direi che non possiamo volere di più.

Grazie per essere state con noi!

Grazie a te, per essere sempre così attenta e presente.

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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