L’Immacolata vince l’VIII ed. di InCorti da Artemia
Ricca di emozioni le serata di premiazione al Centro Culturale Artemia
Domenica 21 aprile, presso il Centro Culturale Artemia, al termine delle ultime quattro esibizioni dei corti teatrali in concorso e dopo attenta valutazione della giuria tecnica, si è svolta la premiazione dell’ottava edizione del Festival InCorti da Artemia, rassegna ideata e diretta da Maria Paola Canepa, donna determinata che si è lanciata nel mondo della cultura che ha amato e ama così tanto, da dedicargli la sua vita. Un amore che si nota all’interno del Centro Culturale Artemia e che sentono le persone che lo frequentano, come i ragazzi che hanno seguito corsi, che lavorano nel mondo teatrale e che, per questa rassegna, hanno fatto parte dello staff di InCorti da Artemia.
Non sono io a dirlo, nonostante abbia partecipato per la seconda volta come media partner alla rassegna, ma le persone che ho visto partecipare alla stessa in questi due anni. Ognuna di loro ha sempre avuto elogi per l’organizzazione e in particolare per Maria Paola Canepa, che li ha seguiti dalle prime fasi fino alla serata finale. Elogi meritatissimi che si sono concretizzati quando, a giugno 2023, il Centro è stato insignito del Premio Arvalia, un riconoscimento annuale del Municipio XI, consegnatole dal presidente del municipio stesso Gianluca Lanzi. Una segnalazione che hanno fatto gli stessi cittadini a un luogo che rimane ricco di cultura, non solo per la parte teatrale.
Così, dopo una tre giorni intensa, dedicata alla visione di ben 14 corti, alla presenza della giuria tecnica, formata da Anna Cianca, Francesca La Scala, Franco Vivona, Andrea Alessio Cavarretta, Giovanni Palmieri e Maria Paola Canepa sono salite sul palco tante tematiche: donne, fantascienza, psicologia, amore, amicizia, naufragi, religione, malattia, insieme a tanti stereotipi. E se volete leggere di più, provate a scovare le loro risposte all’interno del blog, con le interviste che abbiamo dedicato loro proprio perché media partner dell’evento.
Alla fine, però, si è arrivati alla consegna dei premi. Quest’anno il primo premio come Miglior Spettacolo se l’è aggiudicato L’immacolata, scritto e diretto da Maria Porzio, con Antonietta Porzio e Marco Gallo, il cui tema è lo stretto e controverso rapporto tra la Chiesa e la donna, con la seguente motivazione: “Per aver narrato tante storie con l’abilità di condensarle in un’unica immagine dal grande impatto emotivo”.
Secondo classificato il corto 1963, scritto da Giacomo Seca e Sabrina Ponticelli, per la regia di Claudia Genolini, con Giacomo Seca e Sabrina Ponticelli, che ha portato sul palco il tema dell’amore legato al viaggio del tempo, in questo caso nel 1963. Il terzo posto racconta di mare e di naufragi, Alyssa del Mare, scritto da Andrea Puglisi, diretto da Barbara Bruni e Francesco Antonio Conti, con Andrea Puglisi e la giovanissima Chiara Conti.
Anche il pubblico ha votato attraverso una scheda, ogni sera, assegnando il premio speciale del pubblico. La sua classifica vede al primo posto il corto Money money money, tra l’altro l’ultimo spettacolo andato in scena domenica, scritto, diretto ed interpretato da Alessia Ferrero, che racconta il difficile e triste rapporto tra donna e lavoro.
Al secondo posto Nina, scritto e diretto da Mariella Pizziconi con Stefania Ranieri, che racconta del bombardamento a San Lorenzo a Roma durante la seconda guerra mondiale. Al terzo posto il corto Alyssa del Mare.
Il premio miglio testo originale è stato assegnato dalla giuria a L’Immacolata, scritto da Maria Porzio, con la seguente motivazione: “Per aver costruito una struttura altamente simbolica in un percorso chiaro ed incisivo di forti tematiche poco raccontate”.
Il Premio miglior attrice è andato ad Alessia Ferrero interprete dello spettacolo Money Monet Money, “Per aver elaborato una performance altamente convincente dando vita, voce e corpo ad una donna vittima di dinamiche note e troppo frequenti”.
Quello come Miglior attore ad Antonio Anzillotti De Nito interprete dello spettacolo Feel, “Per aver reso un’interpretazione che fa della misura la sua forte attrattiva, non abbassando mai il livello di concentrazione in una performance mai scontata”.
La giuria tecnica ha poi voluto assegnare una menzione speciale alla più piccola interprete salita sul palco di InCorti da Artemia in questi otto anni, Chiara Conti, di soli 11 anni e protagonista di Alyssa del Mare “Per aver dimostrato che la bravura e la passione non hanno età”.
I premi, consegnati tra gli applausi del pubblico e l’emozione dei premiati, sono stati un giusto riconoscimento, anche se la stessa direttrice artistica, Canepa, ha detto dal palco che per lei tutti i corti esibitisi all’interno della rassegna, erano già vincitori, perché li aveva scelti. E la sua scelta è caduta su generi diversi, apprezzati da giuria e pubblico. Si è passati dai racconti drammatici e toccanti a quelli ilari e divertenti, tra il reale e il fantastico, arrivando a vedere nuove proposte che potrebbero calcare i palchi dei teatri del futuro e che pubblico e giuria hanno apprezzato.
La direttrice ha poi ringraziato la giuria, i media partner dell’evento CulturSocialArt e Kirolandia, il pubblico, e naturalmente tutte le compagnie che sono intervenute e che hanno scelto di partecipare a questa rassegna nazionale, che anno dopo anno, vede crescere l’interesse di pubblico e partecipanti.
Al termine della rassegna lo stesso staff di InCorti da Artemia, formato da giovani attori, ha voluto assegnare per il secondo anno consecutivo, un personale e piccolo riconoscimento a uno dei corti andato in scena. Il premio è stato assegnato a 1963, che racconta di salti nel tempo tra presente e passato.
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