Seconda edizione per Extra Teatro Festival

Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo raccontano il loro festival culturale

L’Anonima Teatri presenta la seconda edizione di Extra Teatro Festival sostenuta dalla Regione Lazio e dal Comune di Canino, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei del Lazio. La direzione artistica è di Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo che hanno deciso di rilanciare la cultura attraverso lo spettacolo dal vivo.

Da aprile a giugno si potrà assistere a 17 spettacoli che si svolgeranno in location diverse: Teatro Comunale Luciano Bonaparte, il Museo Archeologico di Vulci – Castello dell’Abbadia, Parco dell’Arancera e Piazza Valentini. Per conoscere meglio l’offerta culturale e gli spettacoli, ho intervistato i due direttori artistici, Aleksandros Memetaj e Yoris Petrillo.

È partita a marzo 2024, la seconda edizione di EXTRA Teatro Festival. Quali sono le sensazioni che vi accompagnano in questa seconda edizione?

C’è tanta emozione nel veder crescere un festival nato lo scorso anno e che è stato nuovamente sostenuto sia dalla Regione Lazio che dal Comune di Canino ed è atteso soprattutto dal pubblico.

È ampio lo spazio all’interno del quale si svilupperà il Festival. Cosa rappresentano i luoghi che avete scelto?

Sono luoghi legati alla storia della comunità che ospita il festival: il Teatro Comunale L. Bonaparte riaperto dopo tanti anni dove si terranno 5 appuntamenti, Piazza Valentini che è sempre nel centro di Canino dove siamo stati il 6 e 7 aprile, il Parco dell’Arancera altro luogo vissuto dalla comunità dove chiuderemo il festival l’8 giugno e, molto importante, la nostra presenza al Castello dell’Abbadia di Vulci sede del Museo Archeologico che offre una location particolare e unica per le serate del 18 maggio in occasione della notte dei musei ed il 1 giugno.

Come avete scelto gli spettacoli? Che cosa rappresentano per Extra Teatro Festival?

Abbiamo cercato di creare un programma che potesse avere un “appeal” popolare, non inteso come “facile” o “commerciale”, ma cercando di incuriosire il pubblico proseguendo il lavoro che abbiamo iniziato nel 2023. Abbiamo cercato spettacoli che potessero “parlare” al nostro pubblico con differenti strumenti, spaziando tra prosa, stand up comedy, danza, circo, musica, spettacoli multimediali, teatro contemporaneo.

Stili diversi di spettacolo, teatro e non solo. Tutto questo come verrà accolto dal pubblico? E com’è accolto dalle cittadine che vi ospitano?

Dal 2022 quando è stato riaperto il Teatro Comunale L. Bonaparte di cui Twain Centro di Produzione Danza cura la Stagione Teatrale, abbiamo iniziato una collaborazione per il riavvicinamento del pubblico al teatro, proponendo programmazioni che potessero stimolare sia l’interesse verso le nostre attività, sia l’essere un’occasione di comunione per la cittadinanza. Lo spettacolo unisce le generazioni, il nostro pubblico va realmente dai 4 anni in su, nonni con i nipoti, intere famiglie, le scuole, gli adolescenti che incuriositi si avvicinano alle proposte, e la cosa più bella è vederli tornare.

Com’è stato allestire e organizzare un festival così complesso?

Ormai sono anni che la programmazione culturale fa parte delle nostre attività. È una parte del nostro lavoro artistico che riteniamo molto preziosa, un servizio che pensiamo di dover fornire alle persone.

Abbiamo una squadra molto competente attorno a noi che ci sostiene in molti aspetti dell’organizzazione e dell’allestimento del festival. L’amministrazione comunale svolge poi un ruolo fondamentale, sostenendo e promuovendo le nostre attività dal primo giorno in cui ci siamo incontrati. C’è da dire che la prima edizione ci ha permesso di capire le reazioni della cittadinanza in base alle varie tipologie di proposte.

Dato che conosciamo bene tutti gli artisti che programmiamo, sappiamo che poetica portano con i loro spettacoli e le tematiche che affrontano, crediamo che quest’anno sia stato più semplice stilare la programmazione e far partire il festival.

Quali sono le aspettative che avete, in particolare verso il pubblico?

Ci auguriamo che il Festival contribuisca ad accrescere a Canino il bisogno e la richiesta di arte, di spettacoli dal vivo. Il teatro sta diventando un luogo di ritrovo per la cittadinanza. Vogliamo continuare questo percorso insieme agli abitanti di Canino, vedere i genitori con i figli contenti di esser stati a teatro insieme, vedere i ragazzi che si innamorano del teatro, che si muovono sulle sedie perché sentono una bella canzone, sentire le risate dei nonni, dei genitori, dei bambini, niente di più.

Qual è, invece, il vostro impegno verso gli spettatori?

Ci impegniamo a dar loro il miglior servizio possibile, bilanciando la cultura popolare, con le arti sceniche più articolate, portando musica, circo, danza e teatro, cercando spettacoli che possano lasciare un seme nello stomaco di chi li vede, c’è chi la chiama una “dolce ferita”.

Cosa è cambiato dalla prima edizione?

Abbiamo le magliette!

Grazie e in bocca al lupo!

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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