Addio a Sean Connery
A 90anni ci lascia Sean Connery, icona del cinema internazionale
Elegante, british, no, scozzese, Sean Connery è stato un attore che ha ammaliato, ipnotizzato decine di donne (sarebbe più corretto dire migliaia, se pensiamo a chi ha seguito la carriera dell’attore!) con il suo charme, il suo savoir faire, la sua eleganza.
Lo ricordiamo sicuramente nel ruolo che lo ha portato verso la fama mondiale, quello dell’agente James Bond con cui condivide le sue origini scozzesi. Eppure per interpretarlo ha dovuto lottare a lungo contro le perplessità del team organizzativo che avrebbe voluto attori del calibro, per esempio, di Cary Grant, con la sua aria scanzonata e il suo passato di ladro in altre pellicole. Alla fine, però, tutti si arresero e Sean poté recitare il ruolo dell’agente 007, a servizio di Sua Maestà. Questo gli permise di avere al suo fianco delle splendide bond girl, Ursula Andress, la sua scena di quando esce dall’acqua in bichini e il coltello al fianco rende famoso il film, ma anche molto invidiato Sean Connery, per aver avuto la fortuna di girare con lei.
Beh, in fondo le sue partner sono sempre state delle grandissime attrici, e non solo per i film di 007, ma anche per gli altri, penso a Michelle Pfeiffer, a Catherine Zeta Jones, solo per citarne alcune. Se dovessimo parlare di tutte le sue partner, dovremmo citare tutti i suoi film.
Con il passare degli anni non si è mai tirato indietro nel girare pellicole che lo mostravano come un aitante uomo, sempre con un passo avanti, con una mente attenta e decisa, a risolvere enigmi, come “Nel nome della rosa”, o diventando una guida, e qui penso a “Highlander” e “Gli intoccabili”, con il quale vinse un Oscar, oppure un padre in cerca di avventura, accanto a Harrison Ford intrepido Indiana Jones. Ha girato pellicole di thriller, “Marnie”, film di guerra, “Il giorno più lungo”, commedie, fantasy, entrando anche nelle pellicole dei supereroi e dei superpoteri, la sua ultima interpretazione è del 2003 in “La leggenda degli uomini straordinari”.
Un uomo versatile, un attore da studiare con attenzione e da apprezzare per le interpretazioni e il suo modo di dominare la scena, anche solo con lo sguardo.
Apprezzato da tanti suoi colleghi, ha lavorato con chi, in futuro, è diventato a sua volta un bravo attore, e penso sempre al nome della rosa, dove, il suo giovane assistente è un giovanissimo Christian Slater. Averlo perso oggi, è un gran dolore, perché, probabilmente, se fosse stato in salute, avrebbe avuto ancora tanto da insegnare ai giovani che si affacciano a questo mondo.
Sì, un vero peccato che a 90 anni Sean ci abbia lasciato, ma come ogni grande artista, non ci ha lasciati soli, perché le sue parole, il suo viso, resteranno indelebili nelle sue interpretazioni.
Per questo, caro Sean, a te auguriamo buon viaggio nel mondo, in un’altra veste, in un altro modo, perché, per i tuoi ammiratori, i tuoi fan e soprattutto la tua famiglia, resterai nei tuoi personaggi, nelle tue parole e nelle azioni che hai dimostrato e compiuto.
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