Intervista Cristiano D’Alterio autore e regista di Lavori in corso
Al Teatro Furio Camillo di Roma Lavori in Corso una commedia di Cristiano D’Alterio
Cristiano D’Alterio è l’autore, regista e interprete dello spettacolo Lavori in corso, in scena al Teatro Furio Camillo di Roma dal 13 al 22 gennaio. Insieme a lui sul palco Angela D’Onofrio, Fabrizio Pallotta, Noemi Gherrero, Sharon Alessandri, Roberto Pesaresi. Lo spettacolo parla di un’attrice, Angela, che vuole gestire un teatro e chiama in soccorso il suo amico Cristiano, ma le cose non sono così semplici come potrebbero sembrare. Ne abbiamo parlato insieme a Cristiano D’Alterio.
Ben ritrovato a Cristiano D’Alterio. Lavori in corso è la commedia che hai scritto, diretto e interpretato. Come ti senti in questa triplice veste?
Grazie per questo tempo.
Mi sento molto molto molto esaurito (ahahah). Scherzi a parte, mettersi in gioco su tre fronti è una bella sfida ma ho avuto la fortuna di collaborare con un cast di professionisti e belle persone, questo mi ha permesso di vivere tutto al meglio.
Ci sono passi, nella vita lavorativa, in cui ci si mette in gioco, come hai affrontato tu tutto questo?
Amo quello che faccio e non saprei farne a meno, indipendentemente da quanto “questo amore” viene corrisposto. È questo lo spirito con cui mi metto in gioco nel lavoro ma anche nella vita; per come la vedo io non è mai il “se” ma il “nonostante” a fare la differenza.
Chi e cosa ti hanno ispirato?
Questo testo nasce durante il secondo lockdown, ce l’avevo in testa da un po’ ed avevo anche già buttato giù qualche pagina del copione ma in quel periodo ha poi preso una strada diversa.
C’entra qualcosa il fatto che i vostri nomi siano rimasti gli stessi?
In realtà, come disse qualcuno più illustre di me “Che cos’è un nome? Quella che noi chiamiamo rosa non avrebbe lo stesso soave profumo anche con un altro nome?!”
Il tuo è un testo che potrebbe essere un déjà-vu per molti artisti, come hai affrontato il tutto?
Non credo sia importante presentare qualcosa che sia una novità assoluta, credo sia doveroso presentare qualcosa che ci rappresenti e facendo ciò, ci saranno sempre delle sfumature diverse, nuove. Lo spettacolo racconta una storia che non appartiene solamente agli artisti ma a tutti coloro che vivono o hanno vissuto determinate dinamiche.
Da regista hai affrontato anche la scelta degli attori, un po’ come nel testo, come e cosa hai cercato in loro?
Umanità. Prima della bravura, prima dell’essere in parte fisicamente per il personaggio, ho cercato di carpire il carattere delle persone che propinavo. Per questo testo, per questo progetto, non mi servivano “solo” bravi attori, mi servivano persone vere.
Debuttate al Teatro Furio Camillo, ma il teatro è sempre un luogo magico. Quanta magia dà a te?
Si immagini in una brutta giornata, si immagini con l’umore contrariato perché alcune cose non sono andate come aveva previsto, si immagini poi di uscire di casa svogliatamente, dovendo affrontare lo stress del traffico e del parcheggio, si immagini poi in una poltroncina sempre troppo stretta.
Ora immagini la tenda che si apre, le luci sul palco che si accendono e immagini spuntare qualcuno che farà di tutto per dare un senso a quella sua brutta giornata.
Se alla fine tornerà a casa con uno spirito diverso rispetto a quello con cui era uscito, ecco, per me questa è la magia del teatro
Quanta magia serve nel modo e in particolare alle persone in questo periodo?
In realtà penso che ne basterebbe pochissima. La cosa davvero difficile è trovare costantemente la voglia di credere nella magia. Siamo nell’era dei social ed oggi più che mai siamo abituati ad identificare come reale solo quello che possiamo vedere, quello di cui possiamo avere una prova. La magia invece funziona al contrario: “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Cosa ti aspetti dallo spettacolo e dagli spettatori?
Empatia, complicità. Mi aspetto che lo spettatore non si senta solo spettatore ma parte in causa.
Cosa invece volete regalare a chi verrà a vedervi?
Consapevolezza. Mi piacerebbe che le persone uscissero dalla sala pensando “in effetti…”.
Grazie e in bocca al lupo!
Grazie ed a presto!
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt