Clio C. Buren porta in scena Hedda

Hedda una donna alla ricerca del successo ad ogni costo in scena a Fortezza Est

Sul palco di Fortezza Est di Roma, dal 14 al 16 marzo, Clio Cipolletta Buren porta un testo scritto ed interpretato da lei stessa Hedda, che si ispira al personaggio di Henrik Ibsen, Hedda Gabler. Il testo originario presentava una donna fuori dal buoncostume dell’epoca in cui fu scritto e rappresentato, il 1890. Quello della Buren, invece, prende ispirazione da Ibsen, ma è trasportato ai giorni nostri. Cosa accadrà alla personalità della protagonista? Cosa succederà alla storia?

Per rispondere a tutto ciò, ho rivolto queste ed altre domande a Clio C. Buren che ringrazio per essere qui, sulle pagine di CulturSocialArt.

Salve, lei porta in scena Hedda di Henrik Ibsen, la visione di una donna che all’epoca della rappresentazione teatrale, non fu accolta in modo benevolo. È il 1890 e la donna era tutt’altro che Hedda. Si è fatta un’idea su chi e come si fosse ispirato Ibsen?

Gesti apocalittici, e furia animale, a fronte di poche parole dette. Questa per me è la Hedda dell’originale ibseniano.

Lei ha fatto una riscrittura di Ibsen, che cosa l’ha colpita della drammaturgia in particolare e del personaggio?

Mi interessava esplorare la sua voce. E farla parlare. E da quella sono partita.

La trama è molto simile all’originale, l’invenzione per cui il testo è una riscrittura originale, sta nella lingua, nella definizione dei personaggi, dei loro moventi, e nelle dinamiche sceniche. Lavorando alla riscrittura ho verificato come il personaggio di Hedda offrisse la possibilità di stare in una materia profondamente connessa col nostro presente; di guardare al nostro presente attraverso la sua storia.

Il periodo è cambiato, lei lo ha attualizzato. Oltre a questo, cosa ha cambiato nei personaggi?

Hedda è una donna che si è costruita un’idea di sé vincente: “cavallerizza professionista, ho vinto tutto quello che potevo e dovevo vincere…”. Quando la vita prende un corso diverso dal previsto (l’incidente a cavallo, la morte del padre, i debiti…), prova a recuperare la posizione di prima, costruendo una vita che si rivela invece essere la sua prigione.

La Hedda vincente, il cui nome brillava sulle bocche, la Hedda che lei stessa riconosceva e per cui ha vissuto, non esiste più e non c’è più modo di ritrovarla, o rimetterla insieme.

Capisce alla fine che l’unica possibilità di futuro è nell’immaginarsi d’accapo. Ma non lo sa fare. E questo la porta al suicidio.

Il suo monologo, si sofferma in particolare sul vizio di dover vincere per forza, senza rimpiangere ciò che si perde. Lei conosce persone così? Se sì, cosa rimprovererebbe loro?

Il tema è: come si fa ad immaginarsi? Di cosa è fatta la nostra identità? Su cosa si sostiene? Di chi è figlia? Siamo capaci di immaginarci al di là di ciò che di noi stessi conosciamo?

Questo nostro tempo, non è molto simile, per uomini e donne, alla personalità di Hedda?

Abitiamo il tempo della Società della Performance: cosa siamo disposti a fare pur di realizzare quelli che ci sembrano essere i nostri obiettivi? Cosa siamo disposti a perdere di noi stessi, pur di raggiungere quegli obiettivi? Di chi sono quegli obiettivi?

Apparire è più importante dell’essere. Ci sarà un cambiamento di rotta?

In questo spettacolo, non ci sono buoni o cattivi. Né ce ne sono in platea. Ci siamo noi, oggi.

Qual è il messaggio che dal palco, vuole far giungere agli spettatori?

Ci sono i nostri tentativi di farcela in questo mondo, nei più disparati e disperati modi.

C’è il nostro essere smarriti, perduti.

“Ma lo so, a voi non succederebbe mai di mentire, usare, sfruttare rapporti interpersonali pur di…”

“A voi non succederebbe mai di perdere tutto, lo so…”

“Voi avreste trovato la soluzione giusta per la vostra vita…”

O forse no…

Se volete conoscere tutti i personaggi di questa storia, le loro miserie, compromissioni, se volete sentirvi meglio di loro, o sentirvi meno soli, venite a vedere lo spettacolo!

Dal 14 al 16 Marzo, a Fortezza Est, vi aspettiamo!

Grazie e in bocca al lupo!

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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