Conti Marco
Nome: Marco
Cognome: Conti
Data di nascita: 05-08-73
Luogo di nascita: Romano di Lombardia (BG)
Luogo di residenza: Treviglio (BG)
Professione: Progettista
Personalità: Penso di essere una persona mite, caparbia, ma dotata purtroppo di poca pazienza
Studi: Diploma di perito meccanico (48/60 anno 1992)
Opere edite: “Aspettando l’alba” – “L’anima non si arrende” Entrambe Amazon Kindle “In equilibrio sopra la follia” (pubblicato nel 2009 da Statale 11 Editore, ma ora fuori catalogo: diventerà anche questo un e-book non appena avrò finito di editarlo)
Lavori svolti in ambito economico: Nessuno
Dicono di te: E’ il mio blog a parlare per me: lì ci sono le recensioni buone e cattive, i commenti di chi legge ciò che scrivo e tutti i miei lavori e progetti. N.B. c’è anche una sezione chiamata “rassegna stampa” in cui ci sono alcune interviste e il parere del giornale locale riguardo i miei romanzi.
Ciò che più mi sta a cuore è la menzione d’onore avuta per essere arrivato fra i finalisti del Premio Letterario Emozioni 2017, non tanto per il premio in sé, quanto per il racconto con cui ho partecipato, “Semplicemente vivendo” in cui ho parlato di una persona speciale che purtroppo non c’è più: mio padre.
Le tue passioni/hobby: La mia più grande passione è la scrittura che occupa tutto il mio (poco) tempo libero. Amo anche ascoltare la musica, cucinare e viaggiare. Naturalmente leggo molto.
Il tuo sogno nel cassetto: Poter vivere della mia passione
La tua esperienza lavorativa più bella o intrigante: Ho la fortuna di svolgere un lavoro particolarmente stimolante: progettare dà la possibilità di tenere sempre la mente molto sveglia e pronta a cercare soluzioni diverse che vanno oltre quelle che teoricamente chiunque potrebbe vedere. Il progetto migliore in cui sono stato coinvolto, mi ha permesso anche di viaggiare e veder nascere il prodotto: il trattore. Alla fine del progetto, parte l’assemblaggio del primo prototipo: si ha la possibilità di vederne la costruzione in ogni dettaglio. Alla fine delle linea d’assemblaggio il trattore scende acceso. E’ emozionante (anche se non sembrerebbe forse).
La tua esperienza lavorativa più faticosa: Dopo essermi diplomato, essendo in attesa della chiamata del servizio di leva, non riuscivo a trovare un lavoro e mi adattavo a tutto pur di racimolare qualche spicciolo. L’esperienza più dura è stata quella del volantinaggio: non ho mai visto piovere così tanto come in quel periodo. Ogni giorno arrivavo a casa stremato, fradicio e con una miseria in tasca. Comunque anche questo breve periodo mi ha permesso di crescere e di rendermi indipendente dalla famiglia (almeno su alcune cose ovviamente).
Il tuo libro preferito: Sono in continuo divenire ovviamente. Attualmente è “L’isola di Arturo” di Elsa Morante
Il tuo personaggio preferito: Non ho un vero personaggio preferito, mi appassiono di volta in volta a quelli che incontro nei libri che leggo. Diciamo che mi piacciono i personaggi positivi, che si muovono, che agiscono e non lasciano che gli altri decidano per loro.
Cosa pensi prima di cominciare un nuovo scritto: Penso che questa nuova storia e ogni suo singolo personaggio, mi terrà compagnia ogni giorno per parecchio tempo, finché anche l’ultima riga non sarà scritta sul foglio bianco. Solo allora avrò pace.
Da grande voglio fare: Lo scrittore
A chi vuoi lasciare un ringraziamento: A tutti coloro che in qualche modo danno un senso a ciò che faccio leggendomi. Grazie soprattutto a chi mi fa delle critiche perché solo attraverso le critiche costruttive si può crescere.
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