Donka Una lettera a Čechov al Teatro Storchi di Modena
Stagione 2018/2019
Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15, Modena
21, 22, 23 febbraio ore 21.00
Donka
Una lettera a Čechov
autore, regista, designer luci e coreografo Daniele Finzi Pasca
musiche e orchestrazione, designer suono e coreografa Maria Bonzanigo
direttore di creazione Antonio Vergamini
scenografia e accessori Hugo Gargiulo
direttore associato Julie Hamelin Finzi
costumista Giovanna Buzzi
video designer Roberto Vitalini per bashiba.com
make-up designer e collaboratrice accesori Chiqui Barbé
ideatore della Roue Cyr Daniel Cyr
ricercatore e assistente alla regia Facundo Ponce de León
coordinatrice artistica Geneviève Dupéré
co-design luci e direttore di produzione Alexis Bowles
in scena Andrée-Anne Gingras-Roy, Beatriz Sayad, David Menes, Jess Gardolin, Evelyne Laforest, Félix Salas, Francesco Lanciotti, Lydia Gomez, Marco Paoletti, Melissa Vettore, Rolando Tarquini e Stéphane Gentilini
Squadra tecnica di tournée
direttrice di scena Allegra Spernanzoni
direttrice di tournée Patrizia Capellari
direttore tecnico e tecnico luci Julien De La Sablonnière
rigger Jens Leclerc
capo macchinista e video Nicolò Baggio
co-designer suono e fonico Fabio Lecce
fonico Alessandro Napoli
Durata 2 ore compreso intervallo
Da giovedì 21 a sabato 23 febbraio al Teatro Storchi di Modena va in scena Donka, Una lettera a Čechov, lo spettacolo culto della Compagnia Finzi Pasca, con oltre 298 rappresentazioni in dieci anni in più di 25 paesi.
Un teatro fatto di fragili equilibri, sovrapposizione di immagini, musica dal vivo, acrobazia e danza rende omaggio ad Anton Čechov e alla magia delle sue parole.
Lo spettacolo ha aperto le celebrazioni per il 150mo anniversario della nascita di Anton Čechov a Mosca, nel gennaio 2010, all’interno del Chekhov International Theatre Festival. Daniele Finzi Pasca si è immerso nella vita dello scrittore, nei suoi testi e nei suoi diari, decifrando note e appunti, donando corpo e forma ai suoi enigmatici silenzi. “Donka”, in russo, è un piccolo sonaglio che si appende alla canna da pesca e che suona quando un pesce abbocca: Čechov adorava pescare, la pesca era per lui una forma di abbandono alla meditazione. Il regista, affascinato da quest’immagine, da sempre in cerca di “stati di leggerezza” nel suo lavoro di coreografo, dà vita a un poema visivo fatto di oggetti e corpi sospesi.
Un cast internazionale di abili interpreti, clown decadenti, musici, danzatori e acrobati, anima la scena, mentre le musiche composte da Maria Bonzanigo si stendono come un tappeto sonoro, richiamando le atmosfere della lontana Russia. Suonano fisarmoniche, valzer, vecchie romanze e cori tradizionali, mentre sfila una galleria di tipi cechoviani, fatta di dottori, eterni studenti, sognatori, scapoli e fanciulle in lutto per la vita. Si inseguono le istantanee di un mondo perduto, fra canti di uccelli, rumore di vento tra i rami, ombre cinesi ed esplosioni di colori.
«Ho deciso di scoprire Čechov – afferma Daniele Finzi Pasca – andando alla ricerca di particolari, di dettagli nella sua vita, nelle pagine dei suoi scritti e non solo. Ho pensato di dare forma ai silenzi contenuti nelle note dei suoi diari e di creare immagini partendo dalle sue annotazioni.
Poi ho cercato vite parallele alla sua nel giardino di casa mia, perché è il solo modo che conosco per raccontare storie, scavando sotto le rose alla ricerca di un tesoro. Vengo da un teatro impregnato profondamente dal linguaggio dei clown, dei giocolieri, dal mondo delicato e magico dell’acrobazia. Così racconterò Čechov e per farlo mi circonderò dagli stessi complici di sempre, creatori con i quali da anni collaboro e con i quali condivido non solo un’estetica e un modo di pensare il teatro, ma pure l’appassionato modo di difendere il nostro mondo immaginario».
Daniele Finzi Pasca (Lugano, Svizzera), co-fondatore della Compagnia Finzi Pasca
Autore, regista, designer luci e coreografo
Daniele Finzi Pasca si muove contemporaneamente in tre mondi: quello della regia teatrale, delle arti circensi e della clowneria. Nato in una famiglia immersa nell’arte, inizia la sua carriera come ginnasta e diventa un’artista di circo prima di entrare nel mondo del teatro. Nel 1983 va in India come volontario, occupandosi di malati terminali a Calcutta.
Al suo ritorno in Svizzera, con suo fratello Marco e Maria Bonzanigo fonda la compagnia Teatro Sunil e con essa la sua particolare visione della clowneria, della danza e del teatro: una tecnica teatrale che battezzano “Teatro della carezza”. Con il Teatro Sunil crea e dirige circa 30 spettacoli che rappresentano un profondo senso di umanità e giocosità, presentati in una ventina di paesi. Nel 1991 scrive Icaro, un monologo immaginato per un solo spettatore che lui stesso porta in scena più di 800 volte in 6 lingue, tuttora in tournée. Nel 2009, con sua moglie Julie Hamelin Finzi co-fonda Inlevitas, al fine di creare e sviluppare vari progetti artistici, per cui l’opera L’Amour de Loin (Love from Afar) per la English National Opera di Londra è la prima produzione.
Nel 2011, insieme ad Antonio Vergamini, Hugo Gargiulo, Julie Hamelin Finzi e Maria Bonzanigo, è co-fondatore della Compagnia Finzi Pasca per la quale crea e dirige numerosi spettacoli quali Donka. Una lettera a Čechov (una produzione con il Chekhov International Theater Festival, in coproduzione con il Teatro Vidy di Losanna per il 150mo anniversario della nascita di Anton Čechov), La Verità, Bianco su Bianco e Per te, (quest’ultimo spettacolo dedicato alla vita di sua moglie Julie), opere liriche come il Requiem e l’Aida di Verdi (con il Maestro Valery Gergiev) per il Mariinsky Theatre a San Pietroburgo, Pagliacci (Maestro Donato Renzetti) e Carmen (Maestro Zubin Metha), entrambe per il Teatro San Carlo a Napoli e grandi eventi come 3 Cerimonie olimpiche (per Torino 2006 e Sochi 2014, Giochi Olimpici e Paralimpici), 2 spettacoli per il Cirque du Soleil (Corteo, con 8 milioni e 400 mila spettatori in una tournée di 10 anni, ripreso nel 2018, e Luzia, in scena dal 2016), Montréal Avudo uno spettacolo multimediale all’aperto, sulle sponde del fiume di Montréal, per il 375mo anniversario della città (2017) e anche la prossima Fête des Vignerons nel 2019, una celebrazione che si tiene a Vevey (Svizzera) ogni 25 anni circa. Daniele ha pubblicato alcuni libri: dei racconti brevi, due drammaturgie dei suoi spettacoli, un romanzo, un racconto lungo e un libro-intervista di Facundo Ponce de León, Daniele Finzi Pasca. Teatro della carezza, apparso in diverse lingue. Altri progetti sono in corso. Tra i molti riconoscimenti (per es. 3 nomination a Broadway per Rain, 2006), Daniele ha ricevuto il Montréal English Critics Circle Award
(MECCA) 2009 per Icaro, l’Anello Hans Reinhart (2012), il più alto riconoscimento nell’ambito del teatro in Svizzera per il contributo di una vita alle arti sceniche e il Best Director of Circus Performance Award 2016 (Russia) per La Verità.
Maria Bonzanigo (Losanna, Svizzera), co-fondatrice della Compagnia Finzi Pasca
Compositrice e coreografa
Dall’età di 11 anni, Maria Bonzanigo studia composizione musicale con Paul Glass, proseguendo la sua formazione di danza, pedagogia della danza e coreografia con Rosalia Chladek, dal 1981 al 1994, e insegnando poi per l’Internationale Gesellschaft Rosalia Chladek Dance System. Nel 1984 incontra Daniele Finzi Pasca e avvia quindi una collaborazione artistica intensa e duratura. Con Daniele e suo fratello Marco Finzi, è co-fondatrice della compagnia Teatro Sunil che si distingue per una particolare visione della clowneria, della danza e del gioco d’attore: una tecnica teatrale che battezzano “Teatro della carezza”. Con il Teatro Sunil Maria partecipa a una trentina di creazioni, rappresentate in circa 20 paesi, in qualità di attrice, danzatrice, coreografa e regista.
Nel 2011, insieme ad Antonio Vergamini, Daniele Finzi Pasca, Hugo Gargiulo e Julie Hamelin Finzi, co-fonda la Compagnia Finzi Pasca, una nuova struttura che unisce i destini del Teatro Sunil e di Inlevitas. Per la Compagnia Finzi Pasca, Maria è sia compositrice (scrive le musiche di tutti gli spettacoli della compagnia), sia coreografa. Questo vale per i grandi progetti quali Corteo, una produzione 2005 del Cirque du Soleil (oltre 8 milioni di spettatori per una tournée di 10 anni, ripreso nel 2018) e la Cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006 (per la Cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici di Sochi una parte delle musiche è opera di Maria). Per Montréal Avudo, una produzione per il 375mo anniversario della città canadese (2017), la sua musica è registrata dall’OM Orchestre Métropolitain di Montréal. Maria svolge questo doppio ruolo anche per gli spettacoli Donka. Una lettera a Čechov (creato per il 150mo anniversario della nascita di Anton Čechov con le sue musiche registrate dalla Sergei Rakhmaninov Symphony Orchestra a Mosca), per La Verità (2013) e Per te (2016). Per questi due spettacoli e in varie altre occasioni, le sue composizioni sono registrate dall’OSI Orchestra della Svizzera italiana a Lugano (Svizzera). Sue le note di Bianco su Bianco e la colonna sonora del film Oro verde (2014) di Mohammed Soudani e del documentario sul CERN, Il senso della bellezza (2017), di Valerio Jalongo. Per la sua musica dello spettacolo Nebbia (2007), Maria riceve il Gascon-Roux Award del Théâtre du Nouveau Monde (TNM) a Montréal. In qualità di coreografa si occupa di due opere liriche: Pagliacci di Leoncavallo (Teatro San Carlo, Napoli, 2011), successivamente presentato al Mariinsky Theatre a San Pietroburgo (Russia) e Carmen di Bizet (Teatro San Carlo, 2016 e 2017).
Attualmente sta componendo per la prossima Fête des Vignerons 2019, una celebrazione che si tiene a Vevey (Svizzera) ogni 25 anni circa. I suoi lavori sono pubblicati dalle edizioni Jecklin, Teatro Sunil, Cirque du Soleil, Edizioni de Agostini e Compagnia Finzi Pasca.
La musica di Maria è stata eseguita e ascoltata da milioni di persone in tutto il mondo.
Informazioni e prenotazioni Teatro Storchi:
Prezzi dei biglietti € 25 / 12,50
Biglietteria Teatro Storchi – Largo Garibaldi 15, Modena
Orari apertura al pubblico: martedì, venerdì e sabato ore 10 – 13 e dalle 16.30 -19 – mercoledì e giovedì ore 10-14
biglietteria@emiliaromagnateatro.com | modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.it
Biglietteria telefonica – tel. 059 2136021
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13
Sara Guerra – Ufficio Stampa Teatro Storchi eTeatro delle Passioni
c/o Viale Carlo Sigonio, 50/4 – 41124 Modena
tel. 059 2136042
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