Eugenio Squarcia ci parla del FFCF

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Dal 23 al 26 ottobre parte la settima edizione del Ferrara Film Corto Festival diretto da Eugenio Squarcia

La settima edizione del Ferrara Film Corto Festival si svolgerà dal 23 al 26 ottobre, ma già da qualche settimana gli interessati sono invitati a mandare le loro opere per partecipare al concorso. Divenuto nel tempo un evento nazionale e internazionale sempre più apprezzato ed importante, il FFCF è anche un appuntamento di incontro e confronto per giovani e meno giovani registi non solo italiani. Il loro compito sarà quello di parlare in modo convincente di temi sociali che arricchiscono il mondo culturale.

Ne ho parlato insieme al direttore artistico della manifestazione Eugenio Squarcia, in arte Lucien Moreau, artista poliedrico, storyteller, musicista elettronico, sognatore, che porta avanti quest’avventura dal primo anno, insieme ai suoi collaboratori.

Salve, il Ferrara Film Corto Festival (FFCF) è arrivato alla sua settima edizione. Com’è cresciuto in questi anni?

Il FFCF è gestito da una squadra dinamica, giovane e attenta alle tematiche ambientali, tema principale dei cortometraggi in gara e degli eventi collaterali.

In questi anni è molto cresciuto, instaurando collaborazioni con importanti festival italiani e stranieri e ha partecipato ad altri appuntamenti di prestigio, tra cui la Biennale di Venezia, il Sondrio Festival, il Caorle Film Festival, il Roma Film Corto (ci tengo a ricordare che il suo Direttore Artistico, Roberto Petrocchi, ci ha sostenuto e incoraggiato fin dall’inizio), il Filmzeit Kaufbeuren, il Festival della Terra e lo European Projects Festival, primo festival della progettazione europea che si è svolto a Ferrara dal 4 al 6 aprile scorsi. Con questa realtà si è avviata un’importante e fattiva collaborazione, volendo ora dare maggior risalto alla prospettiva europea del cinema. Siamo sempre più proiettati all’Europa e al mondo.

Stiamo poi lavorando per coinvolgere un sempre maggior numero di case di distribuzione, ma non solo. Vogliamo crescere sempre di più e trovare nuove idee e nuovi spazi.

Lei ne è il direttore artistico, cosa le ha lasciato o cosa ha imparato in questi anni?

FFCF è un Festival nazionale e internazionale, la cui attenzione è dedicata agli autori di cinema, alle professionalità sommerse, alle maestranze artistiche, ai filmmaker “indie” e agli appassionati che arricchiscono la cultura del cinema.

Il Festival, in quanto realtà culturale e di promozione sociale, riconosce l’importanza e la centralità dell’incontro con gli autori, di qualsiasi età e provenienza, per dare voce e rilievo alla creatività di un settore in costante evoluzione. L’incontro e la “contaminazione” sono, dunque, per me, momenti essenziali di questo appuntamento, durante le sue quattro giornate, che vedono l’avvicendarsi di proiezioni, conferenze, incontri tematici e momenti musicali indirizzati a tutte le fasce di età, dai più piccoli ai più grandi.

Il filo rosso che lega le iniziative è rappresentato dal titolo “AMBIENTE È MUSICA”, ovvero l’esplorazione della relazione tra “ambiente sonoro” e “ambiente naturale”, nel tentativo di aumentare la consapevolezza sulle problematiche legate al cambiamento climatico e mettere in risalto la cultura del patrimonio naturale, del patrimonio sonoro di ogni popolazione e del patrimonio scientifico che caratterizza l’innovazione contemporanea. Innovazione è anche la parola chiave che racconterà la proiezione dei film in concorso, provenienti da tutto il mondo e accomunati dalla sensibilità per le tematiche sociali trattate.

In queste edizioni, ho avuto il privilegio di conoscere artisti da tutto il mondo, sperimentato molteplici e poliedriche modalità narrative. Sono cresciuto, incuriosito (e sono già molto curioso), arricchito, impreziosito. Un divenire entusiasmante…

Parliamo della manifestazione che si terrà dal 23 al 26 ottobre 2024. Al suo interno tre categorie: Ambiente è musica, Buona la prima, Indieverso. A chi sono dedicate?

La prima categoria, AMBIENTE È MUSICA, è aperta ad autori nazionali e internazionali di qualsiasi età, che dovranno interpretare il tema “Ambiente è Musica” in maniera del tutto personale. È rivolta a ogni genere di cortometraggio (max 25 minuti).

La seconda, BUONA LA PRIMA, è invece, aperta ad autori italiani, o residenti in Italia, di qualsiasi età e dedicata unicamente a opere prime, a tema libero. Ad essa po’ concorrere ogni genere di cortometraggio (max 25 minuti).

L’ultima, INDIEVERSO, è dedicata ad ogni genere di cortometraggio, a tema libero, purché di produzione indipendente, ed è diretta ad autori nazionali e internazionali di qualsiasi età (max 25 minuti).

Per tutte sono previsti premi in targhe e danaro.

Le serate del FFCF si terrano nel centro storico della città. Una location unica nel suo genere.

La 7a edizione del Festival si svolgerà dal 23 al 26 Ottobre 2024 presso la Sala dell’ex refettorio di San Paolo, in via Boccaleone 19, sala che, dopo i restauri, il FFCF ha avuto l’onore di inaugurare ad ottobre 2023 per la 6a edizione, e presso la rinnovata Sala Estense, entrambe nel centro storico di Ferrara, città patrimonio dell’umanità UNESCO. La sala affrescata appartiene al complesso cinquecentesco della Chiesa di San Paolo, anche definito il “pantheon della città”. E qui c’è molta bellezza.

La città di Ferrara, però, non ha solo una storia antica di grande rilievo, ma ha anche una lunga tradizione nel mondo del cinema. Città da sempre raccontata da straordinarie voci e immagini, ha potuto godere di molte figure di riferimento nel cinema nazionale e internazionale: Michelangelo Antonioni, Pupi Avati, Arnoldo Foà, Giuliano Montaldo, Fabio Pittorru, Renzo Ragazzi, Folco Quilici, Carlo Rambaldi, Florestano Vancini, Marco Ferreri, Ettore Scola, Mario Soldati, Cesare Bastelli, Bernardo Bertolucci, Vittorio De Sica solo per citare alcuni tra i nomi i più famosi. Artisti che hanno impresso su celluloide fatti storici, emozioni, vissuti, sogni, rendendoli indelebili, sottraendoli al tempo. Altra bellezza.

FFCF intende mettere insieme tanta bellezza!

Chi siederà in giuria? Quando scadrà il bando di concorso per i partecipanti e dov’è possibile ricercare informazioni?

Come anche in passato, la scorsa edizione del FFCF ha potuto contare su una Giuria Professionale di assoluta importanza, i cui nomi appartengono al mondo del cinema, del teatro, della musica e del giornalismo: Giampiero Sanzari (compositore, sound designer, tecnico del suono, restauratore audio e fonico in presa diretta), Roberta Pazi (attrice, regista e produttrice di cinema e teatro), Achille Marciano (attore e regista di cinema e serie tv), Simonetta Sandri (giornalista pubblicista, critica ed esperta di cinema), Paolo Gasparini (Presidente di Giuria, attore di cinema e teatro, nonché produttore).

La Giuria Professionale è stata coadiuvata da una Giuria Giovani d’eccezione, formata da un gruppo di studenti provenienti da due scuole cittadine (il Liceo G. Carducci e l’Istituto di Istruzione Superiore L. Einaudi), il cui compito è stato quello di frequentare le proiezioni in sala, valutare i film in concorso e attribuire un Premio Speciale dedicato al Miglior Cortometraggio, consegnato durante la Cerimonia di Premiazione del Festival.

Anche quest’anno professionisti del mondo del cinema e della cultura in generale andranno ad affiancare la Giuria Giovani (e noi puntiamo moltissimo sulle nuove generazioni). Stiamo costruendo, in queste settimane, la Giuria Professionale e non vorrei fare troppe anticipazioni! Le dico solo che contiamo di portare alcune sorprese e novità.

Il bando è aperto da alcune settimane, per dettagli e modalità di partecipazione: https://www.ferrarafilmcorto.it/

Queste le scadenze: Regular Bird: 31 luglio 2024 – Late Bird: 24 agosto 2024 – Super Late Bird: 13 settembre 2024.

Come ha risposto il pubblico negli anni?

Il pubblico ha risposto molto bene, le proiezioni, gli intermezzi agli stessi e gli eventi serali sono stati molto seguiti. Il connubio cinema, danza e musica è molto piaciuto.  Anche le società di distribuzione di cortometraggi ci hanno dato un ottimo riscontro, sottoponendoci opere di grande qualità. Il che ha reso la valutazione spesso complessa.

Consideri poi che, per poter garantire un’ampia partecipazione, i nostri eventi sono ad ingresso a offerta libera. Per tutti le tasche, insomma…

Molto spazio in questo periodo, è dato ai corti cinematografici. Come li vede lei nel futuro? Qual è l’attrazione che esercitano sui giovani?

È fondamentale supportare l’industria del cinema nazionale ed estero, e, soprattutto, sostenere registi giovani ed emergenti, anche fino alla produzione locale di corti e lungometraggi e di video, con lo scopo di favorire l’ingresso nel mercato, l’occupazione giovanile e la distribuzione del materiale realizzato. Obiettivo ambizioso.

Il FFCF vuole provare ad essere un’importante vetrina per questi artisti emergenti. Se, poi, tali artisti sono giovani, il cortometraggio, oggi, che può essere girato a budget zero (o quasi) e condensare messaggi forti in pochi minuti, dà, sicuramente la possibilità di “provare a lanciarsi”. L’importante è avere una storia potente e una buona sceneggiatura. Il corto spesso è un’ottima palestra e un trampolino di lancio. Credo, dunque, che per i giovani sia una grande opportunità di mettersi alla prova. E da questo li vedo molto attratti.

In passato il cinema era composto da film lunghi, da kolossal. Oggi con l’era digitale, ma anche con i cambiamenti della vita sociale, penso al nostro vivere sempre di corsa, stiamo cambiando abitudini. E il cinema è cambiato in questi anni?

Non credo che i film lunghi stiano scomparendo, basti pensare ai recenti “Oppenheimer” di Cristopher Nolan o a “The Killer of The Flower Moon” di Martin Scorsese, che durano oltre tre ore. Ammetto che anche io mi sono un po’ stupito del successo di pubblico per film di una tale durata. Oggi, in effetti, si corre e si ha sempre meno tempo. Tuttavia, non pare (e non credo) che la durata sia il punto. Il cortometraggio mantiene, a mio avviso, il suo grande fascino nell’essere in grado di poter contenere un messaggio molto importante in pochi minuti. Per questo può essere incisivo, e, forse, mi permetta, serve ancora maggiore abilità nel riuscire a fare ciò. Il dono della sintesi, a volte “pungente e piccante”, non è per tutti.

C’è crescente attenzione, recentemente ai cortometraggi. Basti vedere cosa sta facendo Rai Cinema su Rai Play.

Cosa si augura per questa settima edizione?

Mi auguro novità, crescita, empatia, entusiasmo e tanta contaminazione positiva. E, sicuramente, tanto pubblico, di tutte le età e le nazionalità!

Grazie e in bocca al lupo!

Grazie a lei.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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