Il leone, la strega e l’armadio nel mondo magico di Narnia
In questo prossimo articolo parleremo di una trilogia che ha appassionato non solo ragazzini, ma anche gli adulti e i fan di Lewis. I racconti dalla quale sono state prese le storie non sono tre, ma ben nove, infatti, ancora oggi le narrazioni non si reputano esaustive. Partiamo oggi dal primo film della saga, che, tra l’altro, non è nemmeno il primo libro della raccolta. Stiamo parlando de “Il leone, la strega e l’armadio” infatti, è il secondo capitolo (il primo è “Il nipote del mago”) delle fantastiche storie racchiuse ne “Le cronache di Narnia” le quali furono pubblicate la prima volta nel 1950 e, dopo un meritato successo, ristampate nel 1995. L’autore di queste meraviglie è lo scrittore inglese C.S. Lewis.
Il film, “Il leone, la strega e l’armadio” è uscito nelle sale nel 2005, diretto da Andrew Adamson e prodotto dall’americana Walden Media mentre la Walt Disney Picture si è occupata della distribuzione. Anche questo, come si può notare, ha alle spalle una solida base di partenza, che ha visto le due case di produzione lavorare a stretto contatto per la riuscita di questo fantasy.
La trama racconta di quattro fratelli, due maschi Edmund e Peter e due femmine Susan e Lucy, che per sfuggire ai bombardamenti londinesi della seconda guerra mondiale, si rifugiano a casa del professor Digory Kirke, che vive in campagna con una governante. Qui, annoiati per la mancanza di cose da fare, e per la lontananza dalla madre, scoprono per caso un armadio che permette loro di andare nel magico mondo di Narnia. Su di loro vige anche una leggenda: “Verrà il tempo in cui due figli d’Adamo e due figlie di Eva libereranno Narnia dalla tirannia. Il dolore sparirà, quando Aslan comparirà; al digrignare dei suoi denti fuggon tutti i malviventi; quando romba il suo ruggito, gelo e inverno è ormai finito; se lui scuote la sua criniera, qui torna la Primavera“.
In questo mondo fantastico i fratelli fanno conoscenza con il re di Narnia, un leone saggio Aslan, ma anche con la cattiva Jadis e vivranno avventure che li porteranno a crescere interiormente.
I libri de Le Cronache di Narnia, hanno anche una particolarità: sono molto legati alla religione cattolica, come ha voluto sottolineare lo stesso autore. Non a caso Aslan il più potente e “umano” dei personaggi, nonostante sia un leone, è una metafora, con molte caratteristiche avvicinabili alla vita di Gesù. Una delle scene più belle e intense del film, infatti, racconta proprio del suo sacrificio, che lo porterà a salvare tutti gli abitanti di Narnia.
Il film è stato apprezzato per gli effetti speciali sorprendenti, per l’originalità dei personaggi e per il rapporto che c’è tra i ragazzi protagonisti, in particolare il rapporto tra Edmund Pevensie e suo fratello Peter Pevensie. Quatro personaggi con caratteristiche molto differenti tra loro, ma uniti dallo stesso obiettivo, come a sottolineare che realmente l’unione, anche se diversa, fa la forza e porta ad ottimi risultati.
Ad ispirare l’ambientazione della storia, sarebbe stata la cittadina di Narni, in Umbria, famosa per la parte storica della città e per la sua posizione geografica. Chi ha visitato Narni può testimoniare che quel paese porta con se un’ari di magia, ricca di fantasy.
Il film ha anche ricevuto 3 nomination ai Premi Oscar, vincendo quello per il Miglior trucco. Per la musica, si è cercato di affidare la colonna sonora ad una grande artista. Dopo la visione del film Alanis Morrisette, chiamata a comporre un brano per la colonna sonora, scrive Wunderkind, che si pone dal punto di vista della protagonista Lucy. La canzone viene nominata ai Golden Globe ma non ottiene il premio.
E sono una calamita per ogni tipo di meraviglia più profonda,
sono una bambina prodigio, oh.
E sono una pioniera, abbastanza ingenua da crederci.
Sono una principessa sulla strada per il mio trono,
destinata a cercare, destinata a conoscere.
Il film è bello, ricco di colpi di scena, ambientato in un mondo davvero fantastico e vede la partecipazione di attori ben preparati, come i giovani protagonisti. Non è una sorpresa, quindi, che sia piaciuto al pubblico non solo adolescente e che si è atteso, con ansia il seguito. Lo hanno compreso anche i giudici del prestigioso Oscar, la statuetta ambita da tutti i film.
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