Il Premio Ribalta si conceda con Pater Pan e la caverna incantata
Al Teatro Caesar di San Vito Romano il Premio Ribalta 2018 è giunto alla sua conclusione. Con la rappresentazione dello spettacolo Pater Pan e la caverna incantata, testo e regia di Alessio Rizzitiello e Simone Ruggero, con Luca Avallone, Andrea Carpiceci, Alessia Paladino, Alessio Rizzitiello, Simone Ruggero, Anika Schluderbacher.
Lo spettacolo si presenta adeguato alla fascia d’età cui è rivolto e l’interazione e il coinvolgimento fra attori e pubblico è palpabile. Non a caso gli spettacoli dedicati alle scuole e soprattutto ai più piccoli, privilegiano un rapporto diverso e l’abbattimento della quarta parete per interagire direttamente con loro e coinvolgerli all’interno della storia, catturandone l’attenzione.
Il dialogo e le battute che scambiano con i bambini sono coinvolgenti e divertenti e apprezzati anche dai loro accompagnatori.
La storia è semplice. Al termine della lunga lotta tra Pater Pan e Capitan Uncino, il bambino che sapeva volare, porta a casa la sua amica e i suoi fratelli, ma decide di non restare nel mondo reale. Solo che la polvere fatata è terminata e lui non può più spiccare il volo. Così si allea con Capitan Uncino, abbandonato dalla sua ciurma e insieme a tre suoi amici, salpano alla ricerca di un’altra isola. Giunti al nord incontrano una principessa che chiede loro un dono per passare, ma al giovane Pater questa richiesta non va giù. Alla fine, facendosi convincere sia dalla dama, che pone una semplice richiesta, che dai suoi amici, decide di raccontare le storie legate ai vari oggetti presenti nella dimora.
La voce e la bravura di Pater coinvolgono tutti i suoi amici e la dama del Nord, poiché lui è un ottimo narratore e sa appassionare tutti i bambini. Le sue parole lasciano un segno anche alla piccola ciurma che ha seguito Pater Pan e che, lentamente si trasforma nei vari personaggi, lasciando libero sfogo alla fantasia. In un primo momento sembra certo e indiscutibile che la leadership tocchi a lui come gli tocchi impartire lezioni, ma lentamente, poco alla volta, sarà lo stesso Pater a imparare importanti lezioni di vita e amicizia.
Sono proprio questi momenti che riescono a catturare l’attenzione dei piccoli spettatori, come le trasformazioni, i costumi, i colori e la discesa in platea.
Il gruppo si presenta ben affiatato e coeso, portando in scena uno spettacolo godibile da piccoli e grandi che vogliono restare bambini, strappando risate e divertimento.
Peccato per la scenografia che dovrebbe essere maggiormente curata, nonostante il telo con le proiezioni presente sullo sfondo.
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