La cortigiana con Greta Garbo e Clark Gable
La Cortigiana è un film in bianco e nero del 1931 diretto da Robert Z. Leonard, che ha come protagonisti due attori che hanno fatto la storia del cinema internazionale, non solo americano: Greta Garbo eterea attrice di decine di film e Glarke Gable, ricordato per i suoi baffetti non solo nel famoso “Via col vento”. La sceneggiatura è basata sul libro Susan Lenox: Her Fall and Rise, di David Graham Philips, pubblicato nel 1917 a New York.
Il titolo si rifà alla figura che avevano alcune donne del passato e che offrivano il proprio corpo per ricevere favori. Naturalmente non lo facevano sempre con piacere, ma erano costrette a farlo o si trovavano in queste condizioni a causa degli uomini e della vita che avevano vissuto, o meglio, che quegli stessi uomini le costringevano a vivere.
Siamo nel 1931, Susan è nata da un amore libero, nel senso che la madre ha avuto una figlia senza essere sposata. Una cosa indecente per l’epoca (e chissà quanto ancora indecente ai giorni nostri!). Morta la madre la piccola Susan cresce con questa macchia sulle spalle che la porterà ad essere sottomessa agli uomini della sua famiglia, i quali si sentono autorizzati a gestire la sua vita in ogni sua parte.
Così, quando arriva l’età adulta, lo zio decide di darla in sposa ad un vecchio amico. Lo sceglie senza mezzi termini e rimprovera la nipote che, invece, ha la testa sui libri e sta cominciando a seguire le orme della madre. Così, quando l’amico dello zio ubriaco, si sente in diritto di potersi approfittare della giovane, lei fugge da casa in una notte di tempesta. Tra i boschi riesce a raggiungere una baita in cui vive un giovane ingegnere Rodney Spencer.
Il giovane l’aiuta e ospita per la notte, ma il giorno dopo la convince a restare e a godersi una giornata spensierata. I due si innamorano e quando lui deve partire per un progetto, le lascia la casa, promettendole di tornare con un anello, perché vuole sposarla. La donna attende fiduciosa, fino a quando non viene rintracciata dallo zio. Allora è costretta a fuggire ancora una volta e a rifugiarsi su un treno, dove sta viaggiando un intero circo. Per salvarsi si aggrega a questo e, nonostante i suoi propositi, per evitare ancora una volta i suoi parenti, si concede all’impresario del circo, come pagamento per il suo silenzio.
Quando Rodney ritorna a prenderla, dopo averla cercata per tanto tempo, non riesce a perdonarle il suo tradimento e dopo averla offesa malamente, l’abbandona. Sola, distrutta dalla sua stessa vita e dalla sua incapacità di essere autonoma in tutto, Susan decide di vendersi, ma scegliendo lei stessa la vita che vuole. Comincia così un percorso più spensierato per la giovane, perché, essendo bella, non tarda a trovare un ricco uomo che la mantenga. Ma la sua vita, anche se ricca materialmente, resta povera sentimentalmente. Così quando riappare nella sua vita…. Potrei raccontare tutto il film, ma sarebbe un peccato. Vederlo è la miglior cosa da fare.
Perché vederlo, poi? Perché sullo schermo ci sono due attori non da poco: la Garbo, denominata la Divina, con il suo modo di recitare e muoversi, particolare e del tutto personale, con la sua bellezza e decisione, Gable, giovanissimo, con la sua scanzonata visione della vita e della recitazione. I due danno vita a un estratto della società del loro tempo, forse un po’ troppo avanti negli anni: lui ricco che decide di unirsi con una donna di dubbia moralità non era esattamente la visione della vita che si poteva aspettare da quel periodo.
Le difficoltà e la prepotenza con cui gli uomini vengono raccontati in questo film, sono del tutto veritieri e forse un po’ troppo soft, in fondo in quegli anni era decisamente proibito mostrare il peggio del peggio sullo schermo. Ciò che appare chiaro è come la donna non aveva gran voce in capitolo per difendersi e opporsi alle decisioni del sesso “forte”. In fondo il mondo era decisamente di proprietà degli uomini, ma gestito con cattiveria se non per determinate situazioni. La figura di Gable, infatti, non era la norma, ma una delle eccezioni che apparivano sulla strada di qualcuna.
Film come questo ci fanno riflettere se oggi c’è stato un reale cambiamento nella figura della donna.
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt