Morto Stefano D’Orazio il batterista dei Pooh
Il Covid ci porta via Stefano D’Orazio a soli 72 anni
Lo ricorderemo con i suoi ricci che nel tempo da neri sono diventati brizzolati, le bacchette della batteria e il suo straordinario sorriso. Stefano D’Orazio, componente dei Pooh, la band italiana più conosciuta e amata nel mondo, ci ha lasciati e la colpa è, ancora una volta, di questo subdolo Covid 19 che lentamente si sta portando via le persone.
Non è possibile parlare di Stefano D’Orazio senza parlare dei Pooh, di cui ha fatto parte per ben 38 anni. Una vita spesa per la musica, una passione che lo ha accompagnato da sempre, che gli ha fatto muovere i suoi primi passi a Roma, per poi conoscere Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Riccardo Fogli e unirsi ai Pooh.
Con loro e con l’aggiunta di Red Canzian al posto di Fogli, D’Orazio ha dato il via ad una carriera artistica che lo ha visto, man mano crescere all’interno del gruppo stesso, facendolo diventare anche autore di molti brani, quali “Lascia che sia”, “Se c’è un posto nel tuo cuore”, la prima canzone che lo stesso batterista interpreta interamente da solo. Poi arrivano negli anni “Brava la Vita”, “E arrivi tu”, “La donna del mio amico”, per citarne solo alcuni.
Ma l’eterno ragazzino non si ferma al solo gruppo musicale che ha creato quattro amici indivisibili, quasi fratelli; vuole crescere ancora e allora decide di cambiare rotta, di rimettersi in gioco, lasciando il gruppo e dedicandosi maggiormente al ruolo di compositore di musica, scrivendo musical, scrivendo un libro, dedicandosi al teatro musicale.
Una storia, la sua, che racconta di un uomo eclettico, con tante idee e con tanta voglia di mettersi continuamente in gioco, senza aver timore di perdere quello status di artista che lo aveva accompagnato quando era parte dei Pooh. Un uomo gentile, capace di interagire con semplicità con colleghi, dai quali era molto apprezzato e fan, che lo ammiravano e avvicinavano senza timori.
L’ultimo brano ce lo aveva regalato quest’anno. Era nato durante il lockdown e composto insieme a Roby Facchinetti “Rinascerò, rinascerai”, un brano che accompagna la voglia di ripresa, di ritorno alla vita, dopo il periodo trascorso in isolamento.
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