Nelle sue ossa, il giallo di Maria Elisa Gualandris
Il ritrovamento di un cadavere di donna, un nuovo giallo per la scrittrice Maria Elisa Gualandris
Nelle sue ossa è il libro scritto dalla giornalista Maria Elisa Gualandris, che scrive di cronaca nera e giudiziaria per diversi quotidiani locali e conduce ogni mattina, un programma su Rvl La Radio “Giornale e Caffè”. Prima di tutto benvenuta su CulturSocialArt e passo a farle la prima domanda.
La sua ultima opera parte dal ritrovamento di un cadavere in cui si imbatte la giornalista Benedetta Allegri, che tipo di donna è Benedetta?
Benedetta è una giovane donna intraprendente e appassionata del suo lavoro, tenace e testarda, forse a volte anche troppo. Purtroppo sta vivendo un momento abbastanza difficile a causa della precarietà professionale che le rende difficile anche fare scelte importanti, anche in ambito sentimentale con il suo fidanzato Andre. Ha molti amici ed è sempre molto autoironica. Non esita a mettersi nei guai per scoprire la verità sulle ossa che vengono trovate in una villa sul lago, vicenda che la coinvolge totalmente.
Ci sono molte storie senza un colpevole e la sua prende in esame proprio una di queste vicende. Troppi oscuri legami, troppe omertà in giro?
Purtroppo le pagine di cronaca sono piene di casi irrisolti, di vittime che non ottengono giustizia. Mi affascinano da sempre i cold case, quei misteri rimasti irrisolti anche da anni e che forse non troveranno mai una soluzione. O forse sì?
Uno dei temi che affronta nel suo libro è la ricerca della verità, della giustizia perché è giusto che sia data alle vittime e ai familiari delle stesse. Cosa rappresentano questi ideali per lei, personalmente?
Ho un forte senso della giustizia e credo sempre che la verità sia da cercare sempre. Scoprire cosa sia accaduto purtroppo non restituisce la vita a chi non c’è più, ma almeno può dare risposte alle famiglie e a chi li piange. Credo soprattutto che non debbano più esserci casi di donne che “spariscono” nel nulla. Perché molto spesso non sono andate via spontaneamente, ma fatte sparire da qualcuno.
C’è un fatto di cronaca particolare, dal quale ha preso ispirazione?
No non un fatto particolare, ma una serie di casi che mi hanno coinvolta, a livello nazionale, come il dramma di Elisa Claps o di Lidia Macchi, quest’ultima ancora senza un colpevole, ma anche tante storie locali che ho incontrato nel mio lavoro.
Come vive lei, Maria Elisa, la ricerca della verità, il suo indagare da giornalista?
Sono molto meno coraggiosa di Benedetta! Tuttavia, nel mio piccolo, cerco ogni giorno di raccontare i fatti, semplicemente per quello che sono.
Il giallo, il thriller, sono generi che hanno bisogno di un’intuizione femminile?
Si tratta di punti di vista, ci sono ottimi scrittori di gialli e thriller così come grandissime scrittrici, a cominciare da Agatha Christie. Bello leggere sia gli uomini che le donne.
Cosa augura lei, al mondo della lettura, così poco seguito?
Io credo che i libri siano uno dei migliori doni che ci sono stati fatti nella vita. Auguro a tutti di leggere, perché credo che chiunque possa trovare la storia che lo appassiona e che magari può anche cambiargli la vita, o semplicemente regalare dei momenti di relax. Vivere senza libri per me sarebbe come vivere senza sogni, una tristezza!
Grazie per essere stata con noi e in bocca al lupo per il suo romanzo!
Grazie di cuore a voi per il tempo e l’attenzione!
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