Ogni mondo è paese

Il mondo dipende da come decidiamo di viverlo

Un proverbio cita: Ogni mondo è paese. Ricordo quando me lo ripetevano ogni volta che dicevo di voler lasciare questo paese, la mia città del sud, pieno di ingiustizie, di malavita, di inopportunità per le donne e cercare, invece, luoghi più aperti e liberi, dove vigeva la giustizia e il saper vivere insieme.

Crescendo tutto questo si è risolto in poche e semplici parole che ho imparato a memoria e che ripeto ogni volta: Ogni mondo è paese. Caratterialmente i vari paesi, si formano dal carattere delle persone che li vivono, che fanno in modo, o meno, di portare avanti politiche e atteggiamenti che li rendono “buoni o cattivi”, che li rendono quello che sono. Sono le persone che rendono una casa accogliente, una città libera e giusta, una nazione che rispetta i diritti fondamentali dell’uomo.

Il luogo in cui viviamo rispecchia noi stessi. Ricordo anche una frase che mi aveva affascinata, pronunciata da un uomo che aveva un grande peso per me, non solo per ciò che pensava il mondo su di lui, ma anche per quello che si diceva, una persona rispettata J. F. Kennedy. Lui, divenuto presidente degli Stati Uniti, rivolgendosi ai giovani disse “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”. In un primo momento, sarà stata anche per la giovane età, non avevo compreso realmente il senso di queste parole, ma crescendo e guardandomi attorno, ho scoperto che queste sono un macigno che possiamo portarci dietro, o un mantra che aiuta a ricercare una vita serena.

Il luogo in cui viviamo prende i nostri difetti e i nostri pregi, un po’ come la nostra famiglia, che, non dobbiamo dimenticare, è la prima base della società. Se il mio atteggiamento è accogliente, se ogni mattina mi sveglio e penso che sarà un giorno in cui proverò a migliorare la mia vita e quella delle persone che mi stanno accanto, avrò mosso un primo passo verso una giornata all’insegna della positività e della felicità. Essere positivi darà agli altri un senso di apertura, e se l’altro si sente accolto, amato, considerato, anche lui avrà lo stesso atteggiamento. Forse non avverrà il primo o secondo giorno, ma la felicità è contagiosa, un po’ come la cattiveria. Piano piano ci si abitua e si passa ad essere quello che siamo dentro.

I buoni propositi non possono esistere se non vengono coltivati e curati continuamente, se non ci prendiamo cura della nostra interiorità, non solo con il cibo, ma anche con la cultura, con le buone pratiche, perché, non possiamo nascondercelo, noi siamo quello che siamo perché lo vogliamo. Noi siamo le nostre scelte, i nostri modi di essere perché scegliamo cosa fare o dire, come comportarci, a cosa dare importanza o meno. Noi siamo i nostri pensieri ogni giorno. Liberi, perché nessuno ci costringe a far nulla. Certo, ci può essere la paura di sbagliare, di non soddisfare i desideri della famiglia, delle persone che amiamo, della società, ma se ci accorgiamo che il nostro modo di essere migliora il mondo intorno a noi, dobbiamo anche avere il coraggio di osare, di cambiare. Il mondo, il nostro mondo, ci chiede di essere coraggiosi, la vita di ieri, di oggi, del futuro ha avuto, ha e avrà sempre bisogno di coraggio.

Ogni mondo è paese perché in ogni luogo in cui andiamo, andremo o decideremo di fermarci sarà esattamente come lo modelliamo noi.

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Sissi Corrado

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