Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco
Una nuova trilogia firmata Zack Snyder
Balzato al primo posto della classifica nei primissimi giorni dell’uscita sulla piattaforma Netflix, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, ha avuto un ottimo successo di pubblico, è stato visto, infatti, da 23,9 milioni di account nei primi giorni, divenendo uno dei migliori film fantascientifici presenti sulla stessa. Premiato da un numero considerevole di pubblico, ha diviso però la critica passando da estimatori e denigratori, con pochissime vie di mezzo.
Devo ammettere che il film mi ha incuriosita immediatamente e, come mia prassi, non volevo vederlo perché ha una seconda parte in uscita il 19 aprile. Ma la curiosità ha avuto la meglio e quindi alla fine, durante queste vacanze, ho deciso di dedicarmi alla sua visione: dalle 01.00 alle 03.00 di notte, perché, se mi avesse annoiata sarebbe stata un’ottima ninna nanna, al contrario sarei stata ispirata e sarei riuscita a seguirlo del tutto.
Cosa ha vinto fra le due opzioni? Ebbene, con mia grande soddisfazione, la seconda. Nonostante il letto, la giornata faticosa, ho seguito attentamente il film dall’inizio alla fine, senza mai dover tornare indietro per rivedere qualcosa che mi fosse sfuggito e questo, nei miei giudizi, è una cosa importante. Sono un’amante del genere e l’universo, con le sue innumerevoli sfaccettature e infiniti misteri mi affascina, come lo fa con tanti fan.
Rebel Moon è un film, sarebbe più giusto chiamarlo una trilogia, seguendo le intenzioni del regista Zack Snyder, ha già un secondo capitolo e presto, forse, un terzo. inoltre strizza l’occhiolino a Star Wars, anche se io preferisco chiamarlo Guerre Stellari. Non ci sono scene solo di guerra, ma c’è una storia che racconta il presente, fortemente legata al passato, del quale ha bisogno di parlarne. Questo tipo di dialogo tra presente e passato, rende lo scenario più attuale e mostra quanta importanza, anche nella nostra storia, c’è nel legare le scelte di ieri con quelle di oggi.
Kora (Sofia Boutella) vive in un villaggio di contadini, sul pianeta indipendente Veldt, nascondendo il suo passato. Il suo sguardo attento, la sua forza, la sua attenzione alle persone più fragili, ci fanno intuire che lei non è esattamente quello che vuole far vedere all’esterno, ma ha anche un filo di malinconia, chissà di rammarico. Così, quando un’astronave dal Mondo Madre, l’impero che governa questa galassia, si affaccia al villaggio, lei si muove con discrezione, ben conoscendo quell’esercito, come chi lo governa.
L’esercito del senatore Balisarius, (Fra Free) autoproclamatosi reggente dopo l’assassinio del re, della regina e della loro unica figlia, porta morte e distruzione ovunque, seguendo una politica distruttiva che, si scoprirà in seguito, l’ultimo re voleva cambiare con l’aiuto di sua figlia. A questo punto, però, dopo l’allontanamento della nave, che dichiara di voler ritornare dopo qualche settimana per prendere il raccolto della colonia, le cose si complicano. Il gruppo di soldati rimasto al villaggio, prova a fare violenza ad una giovane ragazza, amica di Kora che in un primo momento aveva pensato di fuggire, ma, sentendo le grida di aiuto della giovane, corre in suo aiuto e la salva, uccidendo tutti i soldati, tranne un giovane che aveva provato a difenderla.
A questo punto, non avendo una facile soluzione, Kora decide di partire insieme al contadino Gunnar (Michiel Huisman) per cercare aiuto e tornare con i ribelli a difendere il villaggio. Certo, perché in una storia che si rispetti, contro i soprusi ci sono sempre dei ribelli che lottano. I due riescono a partire grazie a Kai (Charlie Hunnam), un pilota che si offre di accompagnarli alla ricerca dei ribelli, cercando di essere il più disponibile degli amici.
Da qui comincia l’avventura di Kora, che riuscirà ad arruolare Tarak Decimus (Staz Nair), ex principe di un mondo distrutto, la spadaccina cyborg Nemesis (Doona Bae) che ha visto i figli morire a causa del Mondo Madre, l’ex generale dell’impero caduto in disgrazia, Titus (Djimon Hounsou) ed infine i fratelli Darrien e Devra Bloodaxe (Ray Fisher, Cleopatra Coleman), che guidano i ribelli, anche se a seguire Kora sarà solo Darrien insieme ad un gruppetto di fedelissimi. Durante il viaggio ci saranno scontri, combattimenti, mentre Kora, pian piano, si aprirà a Gunnar, raccontando la sua storia di bambina e soldato.
Gli scenari che fanno da sfondo alla vicenda raccontano di mondi distrutti e di diverse tipologie degli stessi, con navi spaziali diverse e con uno stesso pensiero univoco: la conquista di un impero attraverso la distruzione di civiltà, spesso millenarie, che hanno vissuto a lungo nella pace, nell’accoglienza, nella fratellanza. C’è un’intera concezione del nostro mondo e del modo in cui lo viviamo, in questo film che ci fa riflettere sulle diverse politiche moderne.
Il film, come il sequel ha una versione estesa vietata ai minori di 17 anni non accompagnati da adulti.
Titolo: Rebel Moon
Paese: Stati Uniti
Anno: 2023
Genere: fantascienza, fantastico, azione, avventura
Durata: 2 ore e 39 minuti
Regista: Zack Snyder
Attori: Sofia Boutella, Michiel Huisman, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Staz Nair, Doona Bae, Ray Fisher, Cleopatra Coleman, E. Duffy, Jena Malone, Ed Skrein, Fra Free, Ingvar Eggert Sigurosson.
Sceneggiatura: Zack Snyder, Shay Hatten, Kurt Johnstad
Scenografia: Stefan Dechant, Stephen Swain
Fotografia: Zack Snyder
Montaggio: Dody Dorn
Musiche: Tom Holkenborg
Effetti speciali: Michael Gaspar, Bryan Litson
Costumi: Stephanie Portnoy Porter
Trucco: Rebecca Alling, Annie Cardea
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