Recensione de “Il caro (e)stinto” commedia teatrale
Il Caro (e)stinto è la commedia scritta da Enrica Corradini portata in scena dalla giovanissima regista Gloria Luce Chinellato in scena con Alessandra Vagnoli, Giovanna Cappuccio, Giulia Maria Gallo, Paola D’Uva, Federica Cacciamani, Gloria Luce Chinellato.
In questa piéce si racconta dell’onorevole Giovanni Maria Cantalamessa, deputato e fondatore del family day che è deceduto. Il giorno del suo funerale una tv vuole fare un servizio sull’uomo, considerato una figura rispettabile. Per questo Gilda una giornalista e la sua troupe, devono raggiungere la casa della vedova Adele che li aspetta per dare lustro al caro estinto.
Invece a casa della donna si presentano prima Veronica la sua segretaria, o, come preferisce definirsi, assistente, che addolorata insinua nella vedova, un rapporto particolare con l’onorevole deceduto, poi Laura un’amica di vecchia data, che fa altrettanto, entrando in competizione non tanto con la moglie, quanto con l’assistente.
Per ultima si presenta Guendalina, una giovanissima shampista, dalle caratteristiche marcate, che afferma di essere la fidanzata dell’onorevole morto e che ignora totalmente la presenza di una moglie, che lei scambia per la madre del suo fidanzato.
Tra queste donne vigila una presenza continua, Caterina la governante della casa, che tra un “ammiccamento” e l’altro, fa da filo conduttore e grillo parlante, in maniera egregia.
Che dire, una commedia davvero divertente, ben scritta, con le battute inserite al punto giusto che permettono davvero una serata di divertimento! Uno spettacolo davvero bello, che si gode non solo per la scrittura, ma anche per la bravura delle artiste in scena!
Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt