Riapertura del mulino a vento sull’isola di Caprera

Torna visitabile il mulino a vento costruito da Garibaldi

Accade molto spesso, che i luoghi storici diventino attrattiva culturale. Dico molto spesso perché non sempre è così, per svariati motivi e vicissitudini che li accompagnano. Alcuni, poi, restano nel cuore di chi è appassionato di un certo periodo storico o di un personaggio che ha caratterizzato un’era.

Così accade per l’isola di Caprera, luogo di soggiorno di Giuseppe Garibaldi, nel suo periodo di riposo dopo le lunghe battaglie che lo avevano portato a guidare le insurrezioni e a concedere la libertà ad un’Italia che, con il sacrificio di tanti giovani, aveva raggiunto l’unità. Caprera, nella rappresentazione del generale, rappresenta il riposo dell’eroe, il periodo in cui l’uomo, non più combattivo, vive in un rapporto familiare.

È qui che il soldato si trasforma in contadino, si dedica alla terra, un amore che aveva trascurato a causa del suo impegno rivoluzionario. Un luogo che alla sua morte è divenuto quasi subito un sacrario per celebrare l’eroe dei due mondi, l’uomo che aveva combattuto con successo in sud America e aveva fatto altrettanto in Italia.

La casa, o meglio il comprensorio, nel quale visse Garibaldi, comprende la casa dove egli abitò con la sua famiglia, insieme alla seconda moglie, e una serie di edifici costruiti dall’eroe per sviluppare l’agricoltura dell’isola, nell’Arcipelago de La Maddalena. Uno degli edifici più importanti, che diede lustro al suo impegno, è il Mulino a vento, unico sull’isola. Il primo mulino che lo stesso generale costruì, venne dismesso a causa dei danni delle forti correnti di maestrale. Così Garibaldi, con l’aiuto dell’ingegnere Edoardo Barberini, ne costruì un altro, tra il 1861 e il 1868, in un luogo più riparato.

Quel mulino divenne un edificio fondamentale dell’isola, della modernità, studiato a lungo per sfruttare i venti del luogo. Basti pensare che quel sofisticato meccanismo oggi risulta integro e perfettamente funzionante. Ieri era essenziale per l’azienda agricola di Caprera, per la produzione di farina, olio e vino, oggi, invece, dopo un periodo di restauro, è diventato un luogo culturale, destinato ad ospitare eventi e mostre temporanee.

La sua riapertura avverrà il 25 luglio alle 17.00 alla presenza del direttore della direzione regionale Musei Sardegna, Francesco Muscolino e il responsabile dell’intervento dei lavori di restauro, Luciano Cannas. L’inaugurazione sarà accompagnata dai racconti storici che vedono il mulino al centro del lungo lavoro contadino del generale Garibaldi, ma anche le fasi del progetto di manutenzione che hanno visto l’impegno di personale attento alla struttura trasformando le sue sale in sale accoglienti per i tanti visitatori che ogni anno si recano sull’isola.

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Sissi Corrado

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