“Stronza … insomma … cattiva” in scena a Roma

sto un po nervosa

Stronza! … fetente, intollerante, nervosa. Dio come sono nervosa! Irascibile, vendicativa, insofferente, feroce … maledizione, come glielo devo dire insomma…? Io sono … CATTIVA”. È questa la premessa che da il via alla divertente commedia “Sto un po’ nervosa” di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi in scena al teatro L’Aura di Roma, interpretata da Eleonora Pariante, Alessia Di Fusco, Livia Massimi e Andrea Villanetti e diretta da Angelita Puliafito.

La storia è quella di un’insegnate che si rivolge ad una psicologa perchè “sta un po’ nervosa” e vorrebbe comprendere bene perchè, o se c’è un modo per uscire dalla sensazione di continua insoddisfazione, per dichiarare, poi, che lei si sente a suo agio in questo suo carattere un po’ spigoloso, ma sincero. Da qui nasce, però, uno strano rapporto con la sua psicologa, che trasforma il rapporto che c’è tra psicologo e paziente. Una scoperta interna dell’essere donna, dell’essere accondiscendente, dell’essere insicura, troppo presa dal suo essere accettata dal marito.

Nel loro rapporto si frappone la segretaria della psicologa, un tipo eccentrico, che cerca di imitare la sua datrice di lavoro e che è alla ricerca della felicità. Vi è anche il marito della psicologa, ingegnere, preso dal suo lavoro e dalle sue relazioni. Lo spettacolo è proprio un insieme di relazioni vicine e lontane, amorose e distanti, che evidenziano l’essere nervoso delle persone. Si esce vittoriosi o sconfitti da queste sensazioni, non lo sappiamo fino a quando non arriviamo a scelte fondamentali, quelle che i personaggi della commedia troveranno dopo una serie di decisioni che ne delineeranno il carattere.

Una prova strepitosa e quella che hanno affrontato i quattro attori, in un testo arricchito da gag e battute divertenti, che spesso portano lo spettatore a ricordare film, canzoni, citati nell’insieme. Il tutto, messo in evidenza da una bella scenografia e dai costumi, adatti all’interpretazione dei personaggi e ad una colonna sonora altrettanto divertente ed evocativa. Bravissime le due protagoniste, Eleonora Pariante e Alessia di Fusco, complici nei ruoli e nello stravolgimento degli stessi. Un marito non proprio ideale, quello portato in scena da Andrea Villanetti, che ne delinea tutti i difetti perfettamente.

Lo spettacolo ci fa scoprire l’erede di Anna Marchesini, la giovane attrice Livia Massimi, che, nel ruolo della segretaria ci porta a ripensare alla grande comica italiana. Ed è lei che apre lo spettacolo dall’esterno del teatro, da dove accoglie gli spettatori, li intrattiene per qualche minuto prima che il sipario si apra sulla scena.

Bello, divertente ed imperdibile per una serata passata a rilassarsi allegramente.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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