Un DoppiAttore a teatro

DoppiAttore - Immagine da web
DoppiAttore – Immagine da web

Se un film ha successo, infatti, una buona parte del merito va al doppiatore che riesce a dar voce ai sentimenti dell’attore, alla scena che si vede scorrere sul video. Un buon doppiaggio rappresenta una carta vincente sia per il film che per l’attore stesso.

Il doppiatore è un doppio-attore, perché deve sapere interpretare ciò che avviene nella scena e contemporaneamente dare un’interpretazione della voce dell’attore che sta doppiando cercando di essere il più convincente possibile. Insomma, doppio perché deve convincere due volte.

Questo può essere in sunto, lo spettacolo che porta in scena Angelo Maggi al Teatro Belli di Roma dal titolo inconfondibile “DoppiAttore La voce oltre il buio“. Sul palco, dove va in scena una ipotetica lezione di doppiaggio, l’attore, in compagnia di quattro comparse in clip: Pino Insegno, Luca Ward, Massimo Lopez e Marina Tagliaferri e dalla partecipazione sul palco, di un ospite diverso a serata, prova a dare dei consigli ai giovani doppiatori. L’ospite, intanto, lo aiuta a raccontare ricordare, consigliare.

Uno spettacolo che ogni sera appare diverso, che ripercorre, comunque, la storia del doppiaggio dagli inizi, nel lontano 1927, quando i film dal muto passano al parlato. E da lì, per esportare quel lavoro in tutto il mondo, si cerca una soluzione. A trovarla è il fisico austriaco Karol Jacob.

Qui, Angelo Maggi e Vanina Marini, sua compagna d’avventura, cominciano a farci ascoltare e vivere le fasi del doppiaggio, immergendoci in quella che è la sala buia, dove il doppiatore si rinchiude per lavorare. Ma soprattutto ci fanno ascoltare e riascoltare clip di film che hanno protagonisti grandi divi del cinema americano. Ed ecco che sulla scena, accanto ai grandi del passato, appaiono anche i personaggi che Maggi ha doppiato in questi anni, dalla prima star, Hugh Grant di Notting Hill a Robert Downey Jr. di numerosi film tra cui Iron Man, o Tom Hanks, o personaggi di serie televisive come Jethro Gibbs in NCIS ecc.

Uno spettacolo divertente, interessante che domenica 13 ha anche avuto la partecipazione dello straordinario Pino Ammendola, altra voce del doppiaggio italiano, è sua la voce di gatto Silvestro, ma anche istrionico attore, regista, scrittore, che condivide con Maggi la napoletanità delle loro origini. Non a caso il grande attore Ammendola ha regalato al pubblico alcune poesie in napoletano, deliziando e facendo sorridere tutti. E poi sul palco le voci dei Simpson, il cartone animato più seguito dagli adulti, dove lo stesso Maggi è il napoletanissimo commissario Winchester. Fino al 20 marzo ci sarà da divertirsi e da sorridere, ripercorrendo la via del doppiaggio italiano, che ha fatto e continua a fare scuola in tutto il mondo.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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