Vèstiti di accessori
credo siano i gioielli a cambiare un look
La grande Coco Chanel diceva: ‘quando siete vestite e pronte per uscire, guardatevi allo specchio e toglietevi qualcosa’. Maestra di eleganza e sobrietà, riteneva che non bisognasse eccedere con accessori, monili quando ci si veste, ma piuttosto ’ripulite’ la vostra immagine vestendovi di semplicità.
Sposo pienamente la sua filosofia dell’abbigliarsi: per valorizzare un capo di abbigliamento bisogna non disturbare l’occhio con elementi aggiunti fuori luogo. Se di un capo bisogna notare il suo taglio, nessuna cintura o foulard al collo deve celare la bellezza dell’abito stesso. Non a caso il suo ‘petit noir’ ha compiuto proprio in questi giorni 93 anni. Abito nero semplice, taglio essenziale assente di orpelli.
Ma quando l’accessorio al contrario può diventare arricchimento dell’outfit? Se si parla di accessori si fa riferimento a qualcosa, come vuole indicare lo stesso significato della parola, che è complementare, subordinato, di secondaria importanza. Ma vi elencherò circostante occasioni, episodi in cui l’optional diventa protagonista.
Il cappello per esempio. Se vi chiedo di pensare al look della regina Elisabetta, sono sicura che nessuno di voi ricorda un suo tailleur nei dettagli, ma la immaginate ‘vestita’ dai suoi cappelli. Nel suo caso non possiamo definire i suoi copricapi ‘accessori’, ma elemento protagonista del suo look: sono sicura che se per caso, la Regina passeggiasse a Roma, in via del Babuino, senza indossare uno dei suoi bizzarri cappellini, non saremmo in grado di riconoscerla!
E chi dimentica l’avvocato Gianni Agnelli? Il suo look era fatto da accessori, mai stonanti, mai fuori luogo, ma piuttosto ha creato uno stile che ancora oggi viene riproposto: orologio al polso destro sul polsino della camicia, la cravatta caratterizzata dal nodo storto.
Iris Apfel dice: ‘credo siano i gioielli a cambiare un look, più di ogni altra cosa’.
Lei di stile se ne intende. Ha 98 anni, è una delle più grandi interior designer statunitense e ha fatto si che l’accessorio sia il protagonista dei suoi look. Non accessori modesti, ma eccessi sia per forma che per colori. I suoi occhiali sono tondi e grandi e varia colore spesso., le sue collane sculture di proporzioni inversamente proporzionate al suo corpo minuto e esile.
Potrei continuare parlando di borse, cinture foulards, elementi che distinguono personaggi del passato e non solo, Imany, cantante francese, Audry Hepburn, Jackie Kennedy, ma concludo parlando dell’accessorio più caro alla donna: la scarpa.
Essa è una ossessione, noi donne possiamo indossare una lingerie sbiadita, bucata, ma non possiamo fare a meno del tacco alto.
Il tacco ci fa sentire femmine, sicure, “gnocche”, con quella postura che mette in evidenza la nostra lordosi (“culo a punta”).
Le nostre gambe miracolosamente si trasformano da colonne doriche a colonne corinzie, ci sentiamo protagoniste di un palcoscenico in cui il resto del mondo è spettatore. Ma la cosa più interessante è che se hai la scarpa con il tacco giusta, puoi anche indossare un saio, ma rimani donna.
‘Io non so chi abbia inventato i tacchi alti, ma tutte le donne gli devono molto’ (Marilyn Monroe).
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