Chiara Taigi nelle vesti di Suor Angelica

Chiara Taigi è stata protagonista, il 15 agosto, del 34° Festival Internazionale di Mezza Estate, che ha avuto luogo nel Chiostro di San Francesco a Tagliacozzo in Abruzzo, dove il soprano ha cantato aree dell’opera Suor Angelica di Giacomo Puccini. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista che, come sempre, ha risposto con solerzia.

È stata protagonista al 34° Festival Internazionale di Mezza Estate con l’opera Suor Angelica di Giacomo Puccini, come ha vissuto questo Festival?

E’ stata una nuova esperienza e ripresa di vita di esperienze belle del passato.

Per quanto riguarda l’orchestra, ho vissuto una nuova interazione con l’orchestra di Tblisi con la quale, nel 2016, avevo già realizzato un progetto di raccolta fondi in Diretta Tv della rete nazionale Giorgiana, progetto IAV Nana promosso dal basso Pata Bourtcioulase.

Altro ritorno, è stata la collaborazione con la regia di Giandomenico Vaccari con cui avevo già lavorato in passato. Il suggestivo Chiostro di San Francesco e la scena sono stati valorizzati in modo veramente emozionante con il finale del bimbo morto che incontra nel punto di morte Suor Angelica.

Qual è la forza e quale la debolezza di Suor Angelica?

La forza è il mistero che la lega alla sacralità della sua vita. Una suora che realmente crede. La debolezza sta nelle relazioni umane e nelle ingiustizie della vita.

Tanto pubblico è venuto ad applaudirla…

Siano dieci, mille o milioni di persone, l’emozione e la travolgente voglia di poter donare emozioni non cambia…

A settembre un appuntamento importante l’attende, sarà l’unica artista italiana al Festival di Crimea, come vede questo nuovo appuntamento?

Una meta raggiunta, dopo 12 anni a San Pietroburgo. È un onore essere invitata ad un evento di tale portata con artisti di altissimo livello come per esempio i primi ballerini del Teatro Mariinsky.

Ad ottobre invece si trasferisce a Madrid, all’università, per un master con la regista Liliana Cavani, conosce già la Cavani? Cosa farà?

E’ la prima volta che collaboro con la regista Cavani e l’ho ammirata dall’incredibile ispirazione che ha profuso nel film San Francesco. Sarà un Master finalizzato allo studio ed al valore della parola nel canto e nelle arti. Un nuovo studio semiotico per valorizzare il senso della nostra lingua nel mondo.

Al master saranno presenti molti giovani, com’è il suo rapporto con loro?

Stimolare la loro curiosità e creatività con un cellulare spento…. E cercare le risposte dentro se stessi e nel vero significato delle cose.

Umiltà è realizzare qualcosa senza metterlo in evidenza ed ascoltare attentamente”, in pratica chiedere l’apertura all’ascolto attivo e stimolare una costante voglia di imparare.

Continua a girare per il mondo, cos’è la cosa più bella che ha visto quest’anno?

Impossibile dare un singolo riscontro della bellezza, in realtà ho compreso che esistono sempre luoghi che nascondono delle enormi bellezze, insospettabili e si scoprono solo se si guardano con la giusta curiosità e apertura di spirito… Citando Saint-Exupery “Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.”

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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