Il velo dipinto e le illusioni d’amore

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“Se tutti noi parlassimo solo quando abbiamo qualcosa da dire, l’umanità perderebbe molto presto l’uso della parola”.

Siamo nella società britannica del XX secolo, Kitty Garstin è una giovane ricca e viziata che per sfuggire alla noia della sua vita familiare, ma anche alla costrizione della stessa, decide di sposare un medico, precisamente un batteriologo, che si occupa di ricerca e che l’ama perdutamente, Walter Fane.

Per lavoro i due si trasferiscono in Cina, a Shanghai, ma ben presto lei si annoia della vita matrimoniale e comincia una relazione con il viceconsole inglese, anche lui sposato. La situazione si complica quando Walter scopre l’adulterio e da un ultimatum alla donna, che alla fine è costretto a seguirlo in un villaggio sperduto, dove lui si è offerto di andare volontario.

La relazione tra i due si complica. Lui, scoperto che la donna non prova i suoi stessi sentimenti, non ha alcuna intenzione di accettare la compassione che sente venire dalla donna consapevole che lei non l’ama. Kitty, dal canto suo, prima cerca una soluzione, poi cerca di farsi perdonare.

Sperduti sulle colline cinesi, in un posto in cui la vita è fin troppo dura, c’è il colera, il caldo è insopportabile, la casa, posta in alto e separata dal villaggio, non le dà la possibilità di avere contatti con persone che conoscono la sua lingua, disorienta Kitty, rendo faticosa e insopportabile la vita della giovane moglie. Lei si sente sempre più isolata e punita, lui non ha alcuna intenzione di cedere a sua moglie in alcun modo, nemmeno nel farla sentire un po’ a suo agio.

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Realmente i due, però, non si conoscono. Lei non sa molto del marito e delle sue inclinazioni, il matrimonio è stato troppo veloce e per le ragioni sbagliate. Lui ha avuto poco tempo per conoscere realmente la donna che aveva deciso di sposare e troppo accecato, forse, dal proprio sentimento, non aveva compreso i sentimenti della donna. Così, dopo il tradimento della donna, non riesce a perdonarla. Trascinarla con lui nel villaggio è, secondo il suo senso logico, la giusta punizione.

Il velo dipinto è un film che parla di sentimenti non detti, di odio, di amore, di speranze abbattute e distrutte, di incomprensioni, ma non di indifferenza. L’indifferenza viene lasciata ai margini della pellicola, appare, ma immediatamente ci si accorge che non c’è, che questa spunta solo per coprire sentimenti che entrambi, nonostante tutto, provano con forza.

Lei cerca di avvicinarsi al marito e di trovare qualcosa che la allontani dalla noia, dedicandosi alla missione che c’è nel villaggio e ai bambini che ospita. Facendo così, lentamente, scopre la forza dell’uomo che ha sposato, la dedizione che mette nel suo lavoro. Lui si ritrova a fronteggiarsi tra i tanti sentimenti contrastanti che lo attanagliano, scoprendo che anche lei sa essere diversa dalla donna frivola che aveva conosciuto.

Scoprirsi, crescere e maturare insieme, passando fra mille difficoltà, in un’atmosfera ricca di romanticismo: è questo il racconto della pellicola.

L’ambientazione accompagna il filo di questi eventi e sentimenti, trasportandoci in una natura incontaminata, splendida e misteriosa, che lascia senza fiato. Pioggia, caldo, il tutto si mescola alla vita delle persone e l’ambiente rende la storia magica, come lo scorrere dell’acqua sull’acquedotto costruito per il villaggio, stanco dell’epidemia e dei sacrifici.

Il film uscito nel 2006, diretto da John Curran, è interpretato da Naomi Watts ed Edward Norton, che figurano anche come produttori e si ispira a un sonetto romantico di Percy Bysshe Shelley, marito di Mary Shelley. Il curatore della colonna sonora, Alexandre Desplat, ha vinto un Golden Globe per la migliore colonna sonora originale. Il film si ispira al romanzo di Somerset Maugham.

Il titolo “Il velo dipinto”, si presta a molte interpretazioni. Potrebbe essere il simbolo di un’innocenza perduta. Tutti i personaggi sono avvolti da un velo contaminato, la stessa epidemia è avvolta in un velo, come la società ritratta. Ma potrebbe essere anche un’illusione attraverso la quale è possibile filtrare la verità, come i personaggi che hanno fondato la loro storia d’amore e di futuro su delle illusioni che man mano si sgretolano.

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Sissi Corrado

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