InCorti da Artemia: Marco Monelli

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Sarà in scena il 14 aprile per il Festival InCorti da Artemia

Conosciamo le quindici compagnie che hanno superato la selezione per partecipare al festival InCorti da Artemia, organizzato dal Centro Culturale Artemia, la cui direzione artistica è di Maria Paola Canepa. Il 14, 15 e 16 aprile le compagnie saliranno sul palco del teatro per quindici minuti, attraverso i quali presenteranno un corto dello spettacolo. Abbiamo intervistato Marco Monelli, autore e attore dello spettacolo La coscienza dell’avocado, che risponde alle nostre domande per tutta la compagnia, in scena venerdì 14 aprile, a cui diamo il benvenuto.

Salve, da dove viene la vostra compagnia?

La nostra compagnia è di Firenze.

Chi sono i partecipanti al concorso?

Marco Monelli, anche autore del testo, Carla Stefanelli e Alessandro Anichini come regista.

Come compagnia, quali sono, in generale, i generi che mettete in scena e perché?

Prediligiamo rappresentazioni brillanti, non vernacolari e molto sarcastiche, perché come autore dei testi ritengo che il ridere su tutto, anche i temi più scottanti e taboo, sia fondamentale per comprenderli e alleggerirne la portata. Inoltre nel mondo contemporaneo, dominato dal ritorno di una censura e una proibizione nell’affrontare certi temi, a parer mio, esagerata e limitante, ci piace provocare, anche a costo di risultare politically uncorrect.

Ci sono particolari spettacoli che vorreste portare in scena?

Portiamo in scena testi originali.

Cosa rappresenta per voi partecipare con dei corti teatrali ai festival?

Rappresenta la possibilità di farci conoscere.

Qual è la tematica che affronterete con il vostro spettacolo?

Affrontiamo il tema della violenza psicologica di una donna nei confronti di un uomo (tematica troppo spesso ignorata) e la tendenza estremista di far valere le proprie idee, che spesso si fondano su basi discutibili, senza mettersi in discussione.

Cosa vi ha spinti a partecipare a InCorti da Artemia?

La volontà di farci conoscere fuori dalla Toscana.

Cosa vi aspettate dal concorso?

Ci aspettiamo di divertirci e di far divertire.

Cosa, invece, pensate di poter portare voi al concorso attraverso il vostro lavoro?

Porteremo molte risate.

Cosa rappresenta per voi il teatro e cosa rappresenta per la società?

Il teatro per noi è un mezzo per realizzare l’urgenza di comunicare qualcosa, per la società è la possibilità di intrattenimento e di riflessione.

Qual è l’augurio che fate a voi, ai vostri colleghi che si esibiranno sul palco, ai giudici e agli spettatori?

Buon divertimento!

Grazie per essere stati con noi!

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche