Sei personaggi in cerca d’attore vince il terzo Festival Teatramm’
Consegna dei premi nella serata finale del Festival Teatrale Teatramm’ al Teatro Marconi
Si è conclusa domenica 5 la terza edizione del Festival Teatrale Teatramm’ il festival ideato e diretto da Emiliano De Martino, attore, regista, al cui festival è particolarmente legato. La serata di Gala è culminata con la consegna dei premi ai vincitori alla presenza della giuria, delle compagnie e del pubblico che ha seguito con attenzione la manifestazione. A dirigere il tutto, insieme a Emiliano De Martino, Valentina Proietto Scipioni, padrona di casa e Gianluca Lombardi, ringraziati sul palco dallo stesso Emiliano, che ne ha sottolineato l’impegno e il lavoro. A presentare la serata la conduttrice Emanuela Tittocchia, elegante e sorridente che ha accolto il pubblico e i vincitori della manifestazione.
Dal 31 agosto al 4 settembre undici compagnie si sono esibite davanti ai giurati con i loro spettacoli. Tanti e diversi tra loro gli argomenti portati in scena; si è parlato di donne, di ‘ndrangheta, di immigrati, di storia. Una molteplicità di storie seguite con attenzione dalla giuria presieduta dal presidente Felice Della Corte, direttore artistico del Teatro Marconi di Roma.
I premi assegnati sono stati così suddivisi: alla Compagnia FSSL diretta da Domenico Palmiero il Premio alla miglior organizzazione/produzione. La compagnia partecipa alla manifestazione da tre anni e questa volta ha portato in scena un nuovo testo di Crescenzo Autieri, Gianmaria una parola! che parla di disabilità. La giuria si è espressa con la seguente motivazione: “Si sono distinti per la collaborazione fattiva, l’organizzazione, la gestione attenta della compagnia e l’ottimo lavoro promozionale sul web e sui social, forti della scelta di un testo sempre efficace“.
“Per l’attenta ricerca storica nella riproduzione degli abiti dell’epoca” è invece la motivazione che ha premiato la Compagnia Birignao diretta da Veronica Di Giacobbe che ha portato al festival il loro “L’anima de li mejo romani”, un spettacolo musicale. Alla compagnia è andato anche il premio come Miglior Attrice, assegnato a Veronica Di Giacobbe con la seguente motivazione: “Esibendosi all’interno di un testo egregio si esprime sia col canto che con la recitazione, emergendo con le sue qualità”.
Miglior Attore è risultato Angelo Colosimo che ha portato in scena Simu e Pùarcu, un monologo tratto da una storia vera, in uno stile crudo e deciso, portando in primo piano la ‘ndrangheta, la Calabria, l’Italia, ma soprattutto l’uomo. E infatti la motivazione espressa afferma “Riesce a governare la tensione che scaturisce da un testo drammaturgicamente cruento restituendogli verità”.
Il Premio come miglior regia è andato a Carmine Marino della Compagnia Associazione Culturale Il Ponte di Lanciano, per lo spettacolo La contesa. La motivazione assegnata dalla giuria recita: “E’ una regia che mostra un’attenta elaborazione e che sfrutta al meglio il valore portato in scena attraverso costumi e luci dando un giusto peso all’idea dello spettacolo. Rispettando l’essenzialità richiesta dal Festival la completezza della scenografia merita una menzione speciale”. Lo spettacolo di Marino si aggiudica anche altri due premi, il primo come Miglior testo, a Francesco Maria Angelucci, il quale affronta la vicenda di Giuda il traditore, che si confronta con il sommo sacerdote Caifa e la figura romana più importante a Gerusalemme in quel periodo, Pilato. Un triangolo affrontato mostrando il lato debole e forte dei personaggi. La motivazione spiega “Per la ricerca e l’efficace rielaborazione storica degli elementi storici ben amalgamati, sebbene considerati da un punto di vista diverso da quello al quale siamo stati abituati. Il terzo premio vinto dalla compagnia è quello per le Migliori musiche inedite, grazie a Luigi Friotto “Perché tra le musiche inedite proposte sono quelle meglio orchestrate e realizzate”.
Uno dei nuovi premi assegnati quest’anno è quello come Miglior attore/attrice emergente, un riconoscimento volto a evidenziare quelli che potranno diventare un punto di riferimento per il teatro e/o cinema. Ad aggiudicarselo un emozionatissimo Saverio Gigante, dieci anni, interprete dello spettacolo “Padiglione Sordo” perché “Nonostante la giovane età si muove e interpreta il personaggio da attore consumato”.
Il terzo anno del Festival Teatramm’ vede anche l’introduzione del Premio alla Carriera, che viene assegnato non solo al percorso professionale di una persona, ma alla donna o uomo stessi, al loro essere un insieme di cuore e mente, pensiero e azione. E allora largo a Carlo Rossetti, presidente dell’associazione AISA LAZIO, che si occupa di persone con disabilità, che non si arrendono alle difficoltà e che vivono giorno per giorno, affrontando le sfide.
Il premio più importante e ambito, che vede come premio anche l’entrata in cartellone del Teatro Marconi di Roma, è quello come Miglior spettacolo. Tre erano gli spettacoli che si sono contesi il premio: La contesa, L’anima de li mejo romani e Sei personaggi in cerca d’attore. Ad aggiudicarsi il premio è stato proprio quest’ultimo spettacolo, diretto da Emilia Miscio con la seguente motivazione: “Nel ritorno alle scene, dopo un periodo così drammatico dal punto di vista sociale, restituisce con garbo la verve del buon teatro dell’assurdo“. Dallo stesso palco il direttore artistico Felice Della Corte, si dichiarato disponibile a portare in scena gli spettacoli del trio arrivato alla nomination.
La serata si era aperta con la proiezione di soli 5 minuti del corto Antonio, diretto da Emiliano De Martino, che sta facendo il giro dei festival italiani, alla presenza della produzione e della maggior parte del cast.
Al termine i saluti e la consegna anche dell’attestato di partecipazione al Festival Teatrale Teatramm’.
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