Valzer in A Minor accompagna lo spot di Tiscali
La musica è il linguaggio dei linguaggi
Valzer in A Minor, della pianista e compositrice Roberta Di Mario, è il brano che accompagna lo spot di Tiscali, dal 29 settembre sulle principali emittenti nazionali e su tutte le piattaforme online e social. Ma è anche uno dei brani inseriti in “Disarm” il nuovo album della Di Mario, in prossima uscita. Questo è un brano che contrappone emozioni, come, in genere, fa la musica. Abbiamo rivolto alcune domande alla pianista Roberta Di Mario, autrice del brano.
Valzer in A minor ha una melodia dolce e intensa, esprime una forza interiore che traspare e va oltre la musica…
Si, è un brano molto potente che consola è disturba, così come deve fare l’arte.
Il video che l’accompagna riprende in modo perfetto la melodia e l’espressione della musica. Si vedono migranti di altri tempi e ci ricordano che le migrazioni non sono un problema, ma solo la storia….
Il movimento migratorio è necessario ed esiste da sempre.
Il contrasto con il varierà esprime proprio questo significato della musica come movimento che accoglie e respinge.
Il brano è stato scelto anche per accompagnare la campagna dello spot di Tiscali, cosa ha colpito maggiormente l’azienda che poi ha deciso di scritturare lei?
Tiscali cercava questo tipo di mondo sonoro, questo feeling che potesse celebrare anche il mare, protagonista indiscusso dello spot, insieme alla Sardegna.
L’amore per la musica che l’accompagna, le ha tolto qualcosa, o le ha dato qualcosa in più?
Tutto toglie qualcosa e dona qualcosa. È la legge della vita.
La musica è sacrificio, ma anche incredibile gioia.
Il suo album Disarm è prossimo all’uscita, il titolo dovrebbe disarmare le persone. Di cosa si dovrebbero disarmare maggiormente?
Delle armi interiori, che bloccano, distruggono, spaventano.
Lasciarsi andare è il senso di questo disco e della musica contenuta in esso.
Il mondo musicale, quello artistico, quello culturale, hanno un grande compito, quello di mantenere vivi i valori, gli interessi. Chi meglio degli artisti che viaggiano e hanno contatti con le popolazioni sparse per il mondo, comprendono la necessitò dell’accoglienza. Come tradurre la parte artistica in gesti reali, attuabili da tutti?
La musica è il linguaggio dei linguaggi e non deve essere spiegata. Il suo dovere, oltre quello di comunicare emozioni, è quello di comunicare valore e contenuti culturali.
Si pone più alta della politica, si pone con una visione più ampia dettata dal bene verso un bene più grande.
La sua musica, anche nei brani precedenti, penso a “Illegal song”, ma anche a “Duende”, la vedono spesso protagonista di video in bianco e nero, perché questa scelta?
Amo il bianco e nero e il cinema in bianco e nero. Lo trovo più intimo e vicino al mio suono.
Quando compone si sente più romantica o combattiva?
Entrambi gli stati d’animo. Dipende da ciò che vivo e ho vissuto. Dipende dal sole o dalla pioggia. A volte dipende da nulla e nessuno, semplicemente è così.
Chi sono gli autori ai quali si ispira?
Tanti compositori del passato, della tradizione da cui prendo ispirazione tutti i giorni. Non esiste innovazione senza tradizione. Bach, Chopin, Debussy, Rachmaninov comunque i miei preferiti.
Può la musica classica coinvolgere i giovani e unire più generi musicali?
Certo, la musica ha un grandissimo potere e non ci sono confini. Basta saperla comunicare nel modo giusto.
Qual è l’augurio che fa alla musica?
Di essermi sempre così vicina.
Grazie!
Grazie a voi!
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