Al Teatro Vittoria Il teorema della rana

La difficile situazione economica del teatro si trasforma in assurdo

Al Teatro Vittoria di Roma in scena Il teorema della rana, di N.L. White, con Simone Balletti, Virginia Bonacini, Chiara Bonome, Chiara David, Luca Ferrini, Valentina Martino Ghiglia, Alberto Melone, Paolo Roca Rey, diretti da Luca Ferrini.

Il teatro è in profonda crisi, per questo un gestore di teatro si inventa un modo per evitare il fallimento: riuscire ad ottenere più sussidi e andare avanti. Il problema è che sono troppi e, ad un certo punto, entra in gioco la coscienza, alimentata proprio da quello strumento che cerca di non far fallire: il teatro. Pentito decide di bloccare i sussidi, solo che la questione non è facile. In primis lo deve fare alle spalle di tutti che non conoscono quello che lui ha fatto, poi tornare alla solita gestione, sembrerebbe facile, ma nella vita nulla è facile. Poi ci si mette anche un controllo ministeriale e tutto diventa difficile.

Comincia una serie di incomprensioni, escamotage, ricerche di soluzioni che sono le più disparate, tanto da essere inverosimili, ma alle quali il messo del ministero, sembra credere. In particolare tutti sono coinvolti in questo gioco delle interpretazioni che, mano a mano, aumentano con risvolti che potrebbero diventare drammatici, se non stessimo in una commedia dell’assurdo.

In questo modo si assiste a scene ilari che regalano al pubblico risate su situazioni che, se si riflette con attenzione, possono essere considerate più vere che illusorie, un po’ come le notizie assurde della cronaca. Il tutto contornato da una scenografia ricca di elementi, molti decorativi, pochi utilizzati dagli attori che, invece, si muovono non solo sulla scena, ma in tutto il teatro, scendendo dal palco, entrando e uscendo da più parti e affacciandosi dagli anfratti dello stesso. Obiettivo degli attori è quello di far immergere lo spettatore all’interno della vita dello stesso spettacolo, in particolare del teatro, che va ben oltre le assi principali e detentrici della parte finale di uno spettacolo, cioè la rappresentazione sul palco.

Gli attori in scena restituiscono una buona interpretazione, accolta con calore e risate dal pubblico che apprezza ed esce soddisfatto dal teatro, poiché è giunto per una serata rilassante e torna a casa con il cuore leggero e allegro. I ritmi sono incalzanti, le battute dirette e ben tenute, la mimica, che le accompagna, precisa ed eloquente. Valentina Martino Ghiglia, raccogli risate ad ogni uscita, insieme a Luca Ferrini e Alberto Melone. Piano luci essenziale, costumi assurdi come lo sono i personaggi. Una commedia ben organizzata e diretta. Certamente da non perdere.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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