Fra un istante Luisa si volterà di Andrea Pergolari
Al Teatro Le sedie di Roma è andato in scena lo spettacolo “Fra un istante Luisa si volterà” scritto e diretto da Andrea Pergolesi con Edoardo Ciufoletti, Daniela Giordano, Gioia Montanari, Mauro Serio con la partecipazione di Davide Bracale, Andrea Ceravolo, Andrea Iarlori, Alberto Pallotta e con la partecipazione radiofonica di Elisa Angeli.
L’inizio è particolare, l’attrice interviene direttamente dal pubblico, seduta su una sedia in terza fila, quindi torna sul palco e racconta la prima parte della storia dove lei, essendo la domestica di casa Tocchi, non è una protagonista anche se partecipe della stessa. La trama è ambientata alla fine degli anni ’30. Mentre i trambusti della vita politica si riversano sull’Italia, si consuma la storia d’amore in un triangolo: lui, lei e l’altro. Una coppia sposata dove lui è molto più grande d’età e con esigenze diverse, fino all’arrivo di un incontro fortuito della donna, Luisa appunto, con un giovane della sua età. Tra i due giovani scatta la scintilla e l’amore colma quelle attenzione e quelle premure che il marito, troppo preso da altri pensieri, non dedica alla moglie.
Se la storia è un classico triangolo, l’ambientazione all’interno del teatro è originale e particolare. Nella prima parte, per esempio, un’idea originale, scelta dal regista, è quella di lasciare il racconto dell’antefatto alla domestica seduta su una sedia a dondolo, mentre sul palco, chiuso da una tenda trasparente, e solo in alcuni momenti, sfilano gli attori, come su uno schermo, che interagiscono tra loro ampliando il racconto della donna. È un suggestivo amarcord, come lo diviene la radio, quando, nella seconda parte, appare la scenografia di una stanza da pranzo, dove gli attori si accingono a sedere al desco per consumare insieme un pasto, ripartendo mesi dopo dalla fine del primo atto. Nelle case del ventennio fascista, ricorrono in maniera costante le puntate di una storia raccontate alla radio, che in questo caso sembra essere il racconto dello spettacolo.
L’argomento del testo è sempre lei, Luisa, che guida dalla prima battuta all’ultima, il racconto della vicenda con i suoi sentimenti, il suo essere e la sua vita da donna e moglie. La colonna sonora è quella della fine degli anni ’30, mentre il finale è a sorpresa.
Protagoniste assolute sono le due donne dello spettacolo, che si scambiano i ruoli nei due atti. Nel primo atto appare, come unica protagonista, Daniela Giordano, che con il suo racconto e la sua stupefacente mimica cattura l’attenzione e ci immerge nel racconto. Nel secondo prende piede la giovane Gioia Montanari, con i suoi silenzi, le sue battute, la sua espressione, il suo essere presente in scena anche quando non c’è.
Edoardo Ciufoletti e Mauro Serio accordano la scena, cercando di comprendere cosa stia accadendo alla protagonista, oggetto del contenzioso amoroso e alla propria vita, mentre, la Giordano porta, nel secondo atto, il suo personaggio in una dimensione divertente, riflettendo l’invadenza di una donna di servizio che tutto sa, tutto ascolta, ma che non è autorizzata ad intervenire. Certo, la domestica è invadente e spiona, ma appare poco distante dal carattere del protagonista maschile, il suo datore di lavoro, divenendogli molto più affine della moglie stessa.
Lo spettacolo è davvero godibile, a tratti divertente e direi avvincente. Belle le interpretazioni degli attori, la scenografia e i costumi. L’insieme diventa un piccolo gioiello del Teatro Le Sedie.
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