Indovina chi viene a cena? primo sui matrimoni interrazziali

Un apripista per l’epoca e il coraggio di affrontare temi a grande impatto sociale

Voi siete due esseri perfetti, che vi siete innamorati, e che purtroppo avete una diversa pigmentazione. E adesso io credo che qualunque obiezione possa fare un bastardo sulla vostra intenzione di sposarvi, solo una cosa ci sarebbe di peggio, e cioè che voi due, sapendo quello che fate, sapendo ciò che vi aspetta, e sapendo quello che sentite, non vi sposaste.” (Matt)

Gli anni Sessanta negli USA, sono stati anni di fervente lavoro cinematografico, ricco di temi sociali, vissuti anche nelle pellicole cinematografiche, che riuscivano a mostrare la società dell’epoca, ma anche le tante differenze, i tanti problemi e le incomunicabilità che si vivevano in quegli anni.

Siamo nel 1967, negli Stati Uniti il problema razziale è ad altissimi livelli. Ci sono scontri, manifestazioni, richiesta di diritti da parte dei neri che ormai sono parte fondamentale di un paese che ha abrogato la schiavitù con la Guerra di Secessione, ma fa fatica ad abrogare l’apartheid, nonostante i diritti, sulla carta, siano riconosciuti a tutti. Figurarsi parlare al cinema di coppie interrazziali, che del resto, erano presenti, anche se in numero minimo, a causa delle leggi e del razzismo e conseguenti violenze che la coppia poteva subire.

Indovina chi viene a cena? è il primo film che parla e mostra sullo schermo, una coppia mista. Per farlo il regista Stanleiy Kramer si affida ad una delle coppie inossidabili del cinema Hollywoodiano, Katharine Hepburn e Spencer Tracy, protagonisti di film indimenticabili e apprezzati dal pubblico, nonché coppia nella vita. Il loro apporto in una storia che tocca un argomento così delicato, sembra una scelta sicura. In quegli anni gli attori neri nei film, sono presenti, ma con calma si deve entrare anche in argomenti più importanti.

Tracy e Hepburn interpretano una coppia borghese, Matt e Cheristina Drayton, di idee progressiste, che hanno insegnato alla propria figlia Joanna (Katharine Houghton), l’importanza dell’essere umano e a non essere razzista. Per questo motivo quando Joanna torna da un viaggio alle Hawaii, non si fa alcun problema a presentare il suo fidanzato prima alla madre e poi al padre.

Lui è un dottore molto famoso e apprezzato all’interno della comunità medico-scientifica, ha solo un difetto: il dr. John Wade Prentice (Sidney Poitier) è nero. Joanna non ha alcun problema e forte degli insegnamenti dei suoi genitori, crede nella piena accettazione del loro amore. Ma non sempre le cose vanno come dovrebbero. Matt e Christina se apparentemente si mostrano progressivi, nel vedere la scelta della figlia non sono proprio contenti, qualche pregiudizio l’hanno anche loro.

Stesso discorso è valido per i genitori di John, che anzi, all’interno del film, si presentano con più tendenze razziali dei coniugi Drayton. Per il figlio loro vogliono una ragazza nera, che appartenga del tutto alla loro etnia. Però, incontrandosi e parlando, le madri si mostrano sostenitrici dell’amore dei propri figli, mentre i padri sono più restii ad accettarlo. Questa dualità che viene messa in discussione nel film, era ed è presente nella stessa misura, nelle questioni razziali ancora oggi. Perché ogni etnia ha valori propri che vuole portare avanti attraverso la vita dei propri figli.

Nel film l’incontro tra la signora Drayton e John avviene nel salotto di casa e quando la donna lo vede, lei indossa ancora un soprabito che non toglie dal suo rientro a casa, alto, che somiglia molto a quello militare. È blu con una sciarpa rossa che scende sulla spalla. Inoltre in testa ha un cappello, anche questo di ispirazione militare, che fa molto guerra d’indipendenza.

Differente dialogo avviene quando John incontra il padre della ragazza e comincia col dire che “il problema è che lui si è innamorato della figlia” sottolineando in questo modo, il suo colore della pelle. L’amore che i due provano l’uno per l’altra, viene visto dagli stessi protagonisti, un problema a causa della differenza di pigmento, con la consapevolezza che la società non accetterà questa diversità.

Joanna utilizza anche un termine che oggi viene considerato offensivo: “negro”, ma vengono utilizzate anche espressioni come “di colore”, “stare al loro posto”, “differenza di classe e di colore”.

Stessa difficoltà Joanna la ritrova con la domestica nera, con la quale è cresciuta fin da piccola. Grazie alla sua presenza e all’affetto che prova per lei, infatti, lei è cresciuta senza dare peso al colore della pelle. Nel momento in cui la stessa domestica le dice che lui non può sposarla perché deve stare ad un certo “posto”, facendo intendere che lei si trova in alto nella scala sociale, lui in basso, la giovane le risponde che non è in questo modo che lei ragiona: se durante la sua vita ha voluto molto bene a lei, la sua domestica, è normale che provi in quel momento, lo stesso sentimento, in maniera diversa, naturalmente, nei confronti del suo fidanzato.

Inoltre lui parla con i genitori, da solo, e gli dice che se loro non sono d’accordo alla loro unione, lui si tirerà indietro, nonostante la giovane sia propensa a sposarlo anche senza il consenso dei genitori. In particolare, di questa decisione, è a favore solo il giovane e non ne ha parlato con la ragazza, che continua a insistere su un fatto che per lei è ovvio: come potrebbero i suoi genitori, progressisti, avere riserve del genere?

Difficoltà vengono riscontrare con i genitori di John, che, in arrivo a San Francisco, a casa di Joanna, hanno maggior difficoltà ad accettare l’unione tra i due giovani, dimostrandosi più razzisti dei consuoceri. Ma stiamo parlando di una commedia e di un film che, in quegli anni, devi spingere al riconoscimento della diversità.

Sono molte le curiosità che girano attorno al film. Intanto, come detto prima, è il primo che porta sugli schermi la questione dei matrimoni misti e lo fa in un periodo ancora molto vivo della lotta per le parità tra bianchi e neri. I matrimoni interraziali erano diventati legali appena sei mesi prima dell’uscita del film. Indovina chi viene a cena? segna anche l’ultima interpretazione di Spencer Tracy, l’attore, malato, aveva il diabete e problemi di cuore, riuscì a salire sul set grazie alla Hepburn e al regista Kramer che misero a garanzia dello stesso film i propri stipendi. Ma il cuore dell’attore si fermò diciassette giorni dopo il suo ultimo ciack. Inoltre l’attrice Katharine Houghton è la nipote di Katherine Hepburn.

Titolo: Indovina chi viene a cena?

Paese: USA

Anno: 1967

Genere: drammatico, commedia

Durata: 108’

Regista: Stanley Kramer

Attori: Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine Hepburn, Katharine Houghton, Cecil Kellaway, Virginia Christine, Roy Glenn, Beah Richards, Barbara Randolph, Isabel Sanford

Sceneggiatura: William Rose

Scenografia: Robert Clatworthy, Frank Tuttle

Fotografia: Sam Leavitt

Montaggio: Robert C. Jones

Musiche: Frank De Vol

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Sissi Corrado

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