Jerry Maguire, alla ricerca dei rapporti personali

Immagine da web

Se “il tempo è galantuomo”, la ricerca dei rapporti personali nel lavoro è la giusta misura per vivere con impegno il proprio mestiere

“Il segreto di questo mestiere sono i rapporti, i rapporti personali”. Questa è la frase che sconvolge la vita di Jerry Maguire, il protagonista dell’omonimo film del 1996 diretto da Cameron Crowe, che vede protagonista Tom Cruise, Renée Zellweger, Cuba Gooding Jr.

Jerry Maguire è un procuratore sportivo, l’uomo che sta dietro a chi si ritrova a competere per raggiungere mete, risultati, per migliorare e superare record: lo sportivo. Il suo compito è quello di “riempire di soldi” i suoi assistiti. Tocca a lui procurare i contratti con gli sponsor, organizzare serate, far partecipare questi ad eventi, incontri, che ne aumentino la fama, che lo avvicinino ai tifosi. E’ con il suo lavoro che gli sportivi e le loro famiglie, guadagnano e si possono permettere la vita che hanno sempre desiderato. E Jerry è un tipo tosto, uno bravo, che non molla fino a quando non ottiene ciò che vuole. L’agenzia per la quale lavora è entusiasta di lui, lo vede come un giovane promettente, fino a quando, una sera, Jerry fa i conti con la propria coscienza. Si ritrova a comprendere che il suo lavoro lo allontana dagli affetti e fa lo stesso con le persone che segue e, cosa ancor peggiore, è diventato solo un motivo di affari e non un rapporto umano. Scrive allora una relazione che al mattino fa trovare a tutti i partecipanti alla convention alla quale sta partecipando.

Dopo averla letta, tutti sono entusiasti, condividono le sue idee, il suo modo di concepire quel lavoro e lo accolgono con un grande applauso. Ma dura poco, perché i suoi capi non hanno intenzione di farlo restare con loro. È vero che i procuratori sono persone che trattano con altre persone, ma l’obiettivo finale è solo fare tanti soldi, non importa come, ma è essenziale offrire la massima competenza per ingenti guadagni.

Jerry si ritrova a dover lottare per il suo lavoro e per le persone che rappresenta perché l’agenzia non ha intenzione di mandarlo via con i suoi clienti e quindi si prepara a fargli guerra. Così il giovane procuratore si ritrova con un cliente, nemmeno dei più semplici, i pesciolini rossi che andranno con lui, mentre passa tra i suoi colleghi, chiede a tutti chi vuole seguirlo. Ma è semplice lasciare un lavoro che offre la sicurezza per andare a creare il proprio lavoro? Nessuno dei suoi colleghi che lo aveva applaudito e sostenuto, ma solo moralmente, in un primo momento, si sente di andare insieme a lui, alla ricerca della propria fortuna, di uno scopo o meglio di un lavoro che lo renda di nuovo “umano”. Tra tutti sarà solo la segretaria Dorothy a seguirlo e, come avevamo accennato prima, i pesciolini rossi.

Immagine da web

Dorothy però non ha le idee ben chiare. Lei ammira il giovane procuratore perché rappresenta il contrario di se stessa: lui è aperto, istintivo, temerario, un o di quegli uomini da cui deve star lontana, ma che attraggono le ragazze come lei. Ecco, ragazze proprio no, perché lei è già vedova e ha un impegno in più: un figlio Ray a cui deve badare e al quale dedica tutto il suo tempo libero.

Il piccolo simpatico e molto intelligente figlio di Dorothy, interpretato da Jonathan Lipnicki, si affeziona a Jerry, e lo stesso accade al giovane. Ma le cose non vanno proprio come uno si aspetta. Il lavoro non decolla e per non far perdere l’assicurazione a Dorothy, Jerry la sposa. Beh, non gli dice così, le fa una specie di proposta, ma alla fine nemmeno il matrimonio riesce a far decollare il tutto. Il filone romantico del film si specchia con una scena in ascensore sono Jerry e Dorothy sono spettatori del gesto di due ragazzi sordomuti: lui, attraverso i gesti, dice alla sua ragazza che lo completa, un po’ come dire che sei la metà di una mela, ma in modo molto più dolce.

Immagine da web

L’altro protagonista del film è Rod Tidwell, l’unico cliente che resta a Jerry e con il quale passa molto del suo tempo, i due vivono una vita totalmente opposta in particolare sui rapporti umani. Nonostante il suo carattere Rod ama profondamente la sua famiglia e farebbe qualsiasi cosa per renderla felice. In particolare sua moglie che ricopre di coccole e attenzioni, l’esatto contrario di Jerry che si sente, invece, in trappola. Il rapporto tra i due, dapprima scostante, diventa molto stretto, seguendo, anche se a fatica, il famoso rapporto che lo stesso Jerry aveva scritto, ispirandosi al suo maestro. L’amicizia prende il posto del rapporto procuratore cliente, ma nello stesso film si comprende anche che il loro è un rapporto speciale, dove entrambi sono consapevoli che, per crearlo, devono rinunciare a qualcosa e impegnarsi in qualcos’altro. Un rapporto così amichevole e stretto, lo si conquista con l’impegno e con il desiderio di ottenerlo, da entrambe le parti.

Quindi appare quasi scontato che alla fine del film lui esprima la più famosa delle frasi: “Non era neanche lontanamente avvicinabile a una qualsiasi possibile completezza. Perché non potevo condividerla con te. Non sentivo la tua voce e non potevo ridere insieme a te”.

Il film parla di sport, di football ed è costellato dalla presenza di molti volti noti dello sport americano, quali Drew Bledsoe, Troy Aikman, Worren Moon, Brent Barry, solo per citarne alcuni, ma anche dei telecronisti, Frank Gifford e Dan Dierdorf. Appaiono anche volti noti tra le vecchie fiamme di Jerry, che ha avuto una vita sentimentale ricca di donne, quali Lucy Liu, Ivana Milicevic, Emily Procter, e che dire della sua fidanzata Kelly Preston, senza contare il cameo di Jerry Cantrell, chitarrista degli Alice in Chains.

Di impatto è anche la colonna sonora che accompagna il film. Quella che racconta la storia d’amore dei protagonisti, è rappresentata dalle parole della canzone di Bruce Springsteen, Secret Garden, perché parla di un luogo segreto, il giardino delle donne, dove loro stesse difficilmente fanno entrare i ragazzi, perché non aprono il cancello e non permettere a tutti di entrare. È un luogo in cui custodire le paure più intime, le incertezze, le speranze. Il brano fu pubblicato un anno prima e poi scelto per fare da colonna sonora per il film Jerry Maguire.

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche