Mariposa, il manifesto femminile

Fiorella Mannoia canta alle donne, per le donne

È forse la cantante che meglio ha interpretato e continua ad interpretare l’universo femminile, in particolare in questo periodo storico dove le donne hanno necessità di far sentire la loro voce per urlare basta alla violenza che le vede protagoniste. Fiorella Mannoia incarna proprio questo: la determinazione e l’impegno sociale che l’ha vista scendere in campo con attiviste ed altre artiste, in difesa delle donne, concretizzatasi con l’associazione Una Nessuna e Centomila, che viene ricordata anche nel testo della canzone.

Il brano Mariposa che la cantante ha portato a Sanremo 2024, è la sintesi delle donne stesse o, per citare lei stessa, “un manifesto delle donne”, perché esse sono tutto e il contrario di tutto, perché sono alla ricerca della loro libertà e perché si muovono, vivono e agiscono con determinazione, quella che le contraddistingue e che deve dare loro la possibilità di una vita a misura di donna, senza costrizioni, senza limitazioni.

Scritto dalla stessa Mannoia con Cheope, Carlo Di Francesco, Federica Abbate e Mattia Cerri, si ispira alla storia delle sorelle Mirabal, assassinate nella Repubblica Dominicana sotto il regime si Trujillo, a cui, in seguito, è stata dedicata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per questo nella musica si sentono ritmi latineggianti che accompagnano le parole.

È un brano che racconta e che fa pensare un po’ anche all’impegno sociale di De Gregori, De André, cantautori che vedevano e raccontavano la vita vera. Il brano è un inno alle donne, una meravigliosa compagine di parole e pensieri che raccolgono le storie di tante donne famose o di donne normali, che vivono la quotidianità.

Sono la strega in cima al rogo

Una farfalla che imbraccia il fucile…

Sono stupore e meraviglia,

Sono negazione e orgasmo

Nascosta dietro a un velo

Profonda come un mistero

Sono la terra, sono il cielo

Valgo oro e meno di zero

La Mannoia ha presentato il brano a Sanremo salendo sul palco a piedi scalzi e in un abito bianco da sposa firmato da Luisa Spagnoli, omaggiando la purezza delle donne, la loro figura, il loro cuore.

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Sissi Corrado

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