Nero come un canarino al Teatro Manzoni di Roma

Pino Ammendola e Maria Letizia Gorga sono i protagonisti della commedia di Aldo Nicolaj

In scena al Teatro Manzoni di Roma, la commedia di Aldo Nicolaj, Nero come un canarino, che ci catapulta nella visione dell’autore di un futuro quasi senz’anima. La commedia, diretta da Silvio Giordani, vede in scena oltre a Pino Ammendola e Maria Letizia Gorga, anche Maria Cristina Gionta, Luca Negroni e Giuseppe Renzo. Un cast che rispecchia la commedia in toto.

Qui tutto è di plastica, l’amore non è presente e la scala dei valori è stata capovolta. A Metropolis, città che incarna totalmente questa visione, vive ancora una donna, Gilda (Maria Letizia Gorga) che prova, invece, ancora tanto amore, da dedicarlo alla coltivazione delle piante, tante e colorate, dei canarini, tutti neri a causa dello smog e degli uomini, in particolare dei suoi tre mariti, tutti morti. Questo fatto, però, insospettisce gli abitanti della città che credono che la donna li abbia tutti avvelenati. Se ne convince anche il nuovo commissario Pietro Bon (Pino Ammendola), appena giunto in città e deluso perché qui i crimini non vengono perseguiti. La storia di Gilda lo incuriosisce e per questo motivo si mette alla caccia di indizi per poterla arrestare. Ma Gilda è simpatica, affascinante, socievole e l’uomo traballa tra la voglia di arrestarla e il piacere della sua compagnia.

Ci sono anche altri personaggi che fanno da contorno alla storia, come il poliziotto Pillon (Luca Negroni) sottoposto del commissario e colui che non si preoccupa di inseguire i criminali, la sindaca di Metropolis (Maria Cristina Gionta) e suo marito (Luca Negroni), Erminia (Maria Cristina Gionta) donna indipendente e libera che ha lasciato Ortiseo (Giuseppe Renzo) un calciatore ex di Erminia dalla quale ha avuto un figlio. Le loro storie si intrecciano con quelle dei protagonisti e rappresentano camei divertenti e spiritosi, ma ricchi di riflessione.

L’interpretazione dei protagonisti rispecchia del tutto i personaggi in scena. Ammendola si ritrova a proprio agio nel ruolo di poliziotto, portando in scena la sua esperienza attoriale. Lo stesso vale per la sua compagna Gorga che in più regala al pubblico alcuni brani con la sua splendida voce che ricevono applausi a scena aperta. Sicuramente bravissima nella recitazione, ma ancora più intensa nell’esecuzione delle canzoni, nelle quali riesce a esprimere forza e sentimento.

Un plauso particolare va a Maria Cristina Gionta nella sua interpretazione di Erminia, una donna che decide di non voler l’amore, di non voler un compagno, ma di affrontare tutto da sola, nella consapevolezza delle sue scelte. Un personaggio divertente, deciso a cui la Gionta dà la giusta dimensione connotandola nell’ambiente e proponendo al pubblico una figura perfetta.

La scenografia mostra il “sogno” del mondo futuristico di Nicolaj, diviso sul palco in tre parti: al centro la dimora di Gilda, a sinistra il commissariato di Pietro Bon e a destra la casa, l’ufficio della sindaca. Tre ambienti che coesistono e vivono attraverso i personaggi.

Lo spettacolo, ideale per una serata divertente insieme a bravissimi attori, sarà in scena al Teatro Manzoni di Roma fino al 19 febbraio 2023 a Roma.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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