Nonostante tutto, quattro sorelle a confronto

dinamiche familiari con uno sguardo attento alla “sorellanza”

Nonostante tutto è un film del 2019 vietato ai minori di 14 anni, il perché lo si scopre guardando il film, ma dall’altra parte, credo che sia un film dai risvolti molto interessanti.

È una commedia diretta da Gabriela Tagliavini, con Blanca Suárez (Sara), Macarena García (Lucia), Amaia Salamanca (Sofia), Belén Cuesta (Claudia) e distribuito dal canale digitale Netflix.

La storia ci porta nella vita di quattro sorelle molto diverse tra loro, non solo fisicamente, ma anche con stili di vita molto dissimili: una è sposata e non vuole far sapere che ha problemi con il marito alle altre, un’altra sta con una donna ma tiene nascosta la relazione, una terza vive una vita particolarmente libera e senza freni, una quarta, invece, è assorbita totalmente dal lavoro in cui si è buttata per dimenticare una storia d’amore finita male.

Tutte e quattro vengono richiamate all’improvviso a casa per la morte della mamma. Durante il funerale della donna, le quattro ragazze incontrano alcune persone che vengono trattate male dal padre in modo inspiegabile. L’uomo infatti, è conosciuto per la sua indole pacifica e amichevole e il suo atteggiamento preoccupa le figlie.

Il giorno dopo, all’apertura del testamento, le sorelle scoprono che quello che hanno creduto il loro padre non lo è e che ognuna di loro ha un padre diverso. La madre lascia un compito importante alle figlie, scoprire chi sono realmente e chi sono i loro padri, se voglio accedere all’eredità che ha lasciato.

Le quattro ragazze all’inizio sono un po’ titubanti, ma poi decidono di accettare la sfida e da qui comincia una ricerca approfondita per scoprire le proprie origini. Tra incontri alquanto particolari, lentamente le quattro donne scoprono una vita, quella della loro madre, della quale non conoscono nulla e cose inimmaginabili, che mai avrebbero creduto possibili per la donna che le ha cresciute.

Devo ammettere che la storia può essere affascinante: l’idea di scoprire alla morte della madre, che la propria vita non è esattamente come uno se l’era immaginata fino a quel momento, è davvero interessante, soprattutto perché poi si cade in alcune divertenti situazioni. Sorelle che si riscoprono sorellastre, ma questo poi, cosa cambia nei loro rapporti? Come si differiscono successivamente i loro rapporti? Si perde qualcosa? C’è davvero tanto da riflettere sui rapporti familiari.

Il film spagnolo, e mi va di sottolineare proprio l’origine del film, affronta dinamiche familiari con uno sguardo attento, in modo leggero, ma non superficiale. Bel cast, dove le attrici si confrontano con temi sempre più complicati: si parla di difficoltà di dialogo in famiglia, di relazioni superficiali o meno, con dei momenti che non ti aspetteresti, perché rappresentano un po’ delle sorprese. Sono molteplici i temi trattati, ma lo sguardo registico si approccia alla visione femminile, quello della regista, dove restano saldi alcuni punti cardini della convivenza civile. La condivisione dei problemi, le difficoltà di comprendersi e condividere situazione particolari. Ma anche riscoprirsi e riscoprire i propri legami.

Ben diretto ed interpretato, con delle visioni attoriali che si completano. Anche se apparentemente sembrano distanti, diventano, poco a poco concilianti.

Un film assolutamente da vedere.

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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