Piccolo racconto scaturito dall’incontro con Diana e Beatrice Tejera

C’era una volta… e una volta ci sarà… una società equa, inclusiva, paritaria.

Dal salotto si sente un chiacchiericcio fitto fitto provenire dal giardino, una mano scosta un po’ le tende e, accanto alla fontana si vede, che giocano (hanno un’aria di altri tempi, anzi no mi correggo, appartengono a nessun tempo, al tempo sospeso della mente) due figure femminili, di un’età imprecisata che oscilla tra i sette e i quaranta anni…

Ma siamo dentro un film distopico o in una realtà alterata? no, forse no, quelle due figure femminili altro non sono che le due che sono qui, dentro casa, in salotto, a condurre le loro vite. Dentro casa, con la loro cana che gioca ad acchiappalapalla e immancabilmente rompe qualcosa, e immancabilmente è qualcosa a cui tieni… “si si, ridi ridi, ma la cana è il capo indiscusso delle palline, lei! Noi, invece… schiave delle dinamiche di potere maschili anche in gruppi di sole donne perché il potere corrompe. Forse ci vorrebbe uno sterminio!? Si, dove le donne sono costrette ad occupare tutte le cariche di potere, tutti i mestieri… per necessità… e ci sarebbe una grande armonia.” “Ma anche gli uomini… poverini… che devono sempre dimostrare qualcosa senza essere coscienti del perché” “Sarebbe perfetto se fin dalla nascita l’educazione dei figli (maschi e femmine) fosse paritario. Per poter essere prese come esseri pensanti e sapienti anche dal meccanico e dall’elettricista, invece di venire considerate delle minus habens.” “Ma è tutto sbagliato quello che abbiamo adesso, ci vuole meritocrazia, bisogna ripensare nuove forme di democrazia, nuove strutture sociali

Ma noi qui stiamo ancora alle quote…!!!???” scoppia un grido spazientito in salotto.

Le due bambine che giocano in giardino si girano verso la finestra aperta della casa, ma si fanno distrarre solo  per un attimo e tornano subito alla loro realtà, ai loro giochi seri: la piccola falegnama, la piccola meccanica, la piccola chirurga, la piccola chimica, la piccola maga, la piccola chef, la piccola ingegnera, la piccola elettricista, la piccola astronauta, la piccola produttrice…

Noi da grandi!

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Valentina Martino Ghiglia

Valentina Martino Ghiglia è una attrice, doppiatrice, traduttrice, coach… con tanto bagaglio e poche valigie!

Leggi anche