The Prudes al Teatro Villa Lazzaroni

Ansie e timori di una coppia che non riesce a stare in intimità

Il sipario è aperto e i due attori, Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci, in piedi lì al margine della ribalta, scrutano l’ingresso degli spettatori che guardano incuriositi gli attori. Sembrano accoglierli in modo amichevole, ma dai loro atteggiamenti emerge subito una certa tensione. I due sono sulle spine, vorrebbero dire qualcosa, accennano a qualche saluto, a un sorriso, ma l’ansia è palpabile e arriva al pubblico con decisione, sottolineata dal motivo musicale che accompagna quei momenti. Movimenti e viso non possono non tralasciare queste sensazioni che, di primo impatto, non si comprendono, ma che prendono forma appena comincia lo spettacolo.

I due attori si presentano: sono i Prudes, che in inglese significa puritani, moralisti, di morigerati costumi. James e Jessica sono una coppia che si confessa davanti alla platea: lui ha un calo di desiderio e non riesce a consumare rapporti con lei, lei che, pur amandolo, non ha intenzione di continuare quella relazione senza intimità. James ha una soluzione, vuole consumare un rapporto davanti al pubblico, la sera stessa, in caso contrario verrà lasciato.

Comincia in questo modo il racconto delle difficoltà psicologiche che hanno portato l’uomo a desiderare ancora la sua amata, ma a non riuscire a concretizzare con le azioni quel desiderio. È un dialogo continuo tra i due, che a turno, si confessano con la platea, coinvolgendola nelle loro scelte, nei loro monologhi attraverso i quali provano a spiegare ognuno le proprie ragioni. E per Anthony Nielson, autore della pièce, è un modo per rompere la quarta parete e coinvolgere lo spettatore che viene chiamato in causa.

Lo spettacolo somiglia a una terapia di gruppo, all’interno della quale emergono un po’ per volta, ruggini, episodi tenuti nascosti, colpi di scena che mettono a nudo le due anime. E in questo modo il racconto e le confessioni prendono sempre più una vena drammatica che si riflette in particolare su Jessica. Si assiste a parti drammatiche, altre divertenti, altre riflessive, tutte racchiuse nella ricerca dei personaggi di venire a capo della propria frustrazione.

Carlotta Proietti e Gianluigi Fogacci raccontano una storia che può essere reale e che, osservata nei suoi vari punti di vista, ci permette di ritrovarci in alcune sue sfumature: nelle scelte, nei pensieri, nei sentimenti, nella realtà, perché la vita non è solo bianca o nera, ma una serie di sfumature che noi facciamo fatica a comprendere, se non dopo un’attenta analisi o una lunga riflessione, spesso nemmeno dopo queste ultime. Bravissimi i due attori che non si risparmiano sul palco e offrono una bellissima interpretazione, tanto da accogliere il favore del pubblico che regala loro un lunghissimo e caloroso applauso, del tutto meritato. Come sono meritati i complimenti alla regia di Gianluigi Fogacci.

A fare da cornice alla pièce The Prudes, il Teatro Villa Lazzaroni di Roma, nella sua prima stagione teatrale.

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Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

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