Volevo nascondermi trionfa ai David di Donatello

E’ Volevo nascondermi il film vincitore dei maggiori premi del David, mentre Sophia Loren trionfa fra le attrici

L’accademia del cinema italiano ieri sera ha assegnato gli ambiti premi David di Donatello. Una serata all’insegna della ripartenza e delle riaperture del cinema in quasi tutta Italia, segno di ripresa del mondo dello spettacolo. Ma certamente non del cinema perché grazie allo streaming, almeno una gran parte dei film sono usciti sulle piattaforme on line e i set, con le dovute accortezze, hanno continuato a lavorare. Tanti i film italiani che si sono contesi i premi e la serata tra presenza e collegamenti da casa, farà parlare tanto, in particolar modo per alcuni premi assegnati. Quest’anno due le location, la prima gli studi televisivi Fabrizio Frizzi e il Teatro dell’Opera di Roma, mentre la conduzione è stata affidata a Carlo Conti. Ma non sono mancati nemmeno momenti di grande commozione che hanno coinvolto il pubblico presente e a casa.

Il vincitore della 66esima edizione dei David di Donatello è Volevo nascondermi, regia di Giorgio Diritti con Elio Germano, che racconta la storia dell’artista italiano Antonio Ligabue e della sua difficoltà a comunicare. “Un pensiero speciale agli artisti che fanno fatica a riuscire, magari anche a quegli uomini che fanno fatica a riuscire, a quei clochard che vediamo per strada e disegnano per una monetina. Questo era Ligabue”. Gli altri film a contendersi il premio erano Hammamet sulla storia di Bettino Craxi, Le sorelle Macaluso, uno spaccato della Sicilia diretto da Emma Dante, Miss Marx sulla vita di Eleonor Marx, e Favolacce. Volevo nascondermi si aggiudica anche altri premi: quello per la miglior regia, assegnato a Diritti; quello al miglior attore protagonista, Elio Germano, che ha incassato complimenti istantanei all’uscita del film, anche se poi le proiezioni sono state quasi subito sospese a causa del Covid-19; miglior autore della fotografia a Matteo Cocco; miglior scenografia a Ludovica Ferrario, Alessandra Mura, Paola Zamagni; miglior acconciatore ad Aldo Signoretti che vince il suo sesto premio su otto candidature; e miglior suono.

Il premio per la miglior attrice protagonista è stato assegnato a Sophia Loren per La vita davanti a sé che segna una conferma dell’attrice italiana, se ce ne fosse stato ancora bisogno, ma evidenzia anche la necessità e possibilità di raccontare storie a carattere femminile e dedicate anche a persone molto mature. L’attrice italiana ritira il premio dopo 60 anni, dalla prima volta ed è molto emozionata. Leggendo i ringraziamenti dedicati al regista, suo figlio Edoardo. Qui l’emozione è tanta, in particolare quando l’attrice afferma “Forse sarà il mio ultimo film, non lo so. Ho ancora voglia di farne sempre uno perché io senza il cinema non so vivere”, poi prima di andar via scherza dicendo che non può prendere il premio altrimenti rischia di cadere con lui.

L’incredibile storia dell’isola delle rose conquista i premi come miglior attrice e attore non protagonista, assegnato a Matilda De Angelis che quest’anno è stata apprezzata anche come conduttrice al Festival di Sanremo proprio accanto a Conti e a Fabrizio Bentivoglio giunto alla sua terza statuetta. Il film si aggiudica anche il premio come migliori effetti visivi VFX.

Pietro Castellitto, dopo il Festival di Venezia, si aggiudica anche qui il premio come miglior regista esordiente per I predatori che dal palco afferma che “I premi fanno piacere, le sconfitte fanno crescere”. Premiato come miglior film straniero 1917 di Sam Mendes, storia sulla prima guerra mondiale. Si aggiudicano invece, il premio come miglior cortometraggio Anne regia di Domenico Croce e Stefano Malchiodi; miglior documentario Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli con il regista in collegamento dal Teatro dell’Opera che mostra un cartello dedicato al campione sportivo con su scritto “Siamo unici”; il David giovani va a 18 regali per la regia di Francesco Amato, la cui attrice protagonista Vittoria Puccini, era in lista anche come miglior attrice. Il premio per la miglior sceneggiatura non originale va a Lontano, lontano di Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio.

Per la sceneggiatura originale vince Figli di Mattia Torre, scomparso a soli 47 anni dopo una lunga malattia. A ritirare il premio la giovanissima figlia Emma, accompagnata dalla mamma Francesca, la dodicenne commuove la platea dicendo “Voglio fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Dedico questo premio al mio fratellino Nico che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai” poi si sofferma a parlare di famiglie, argomento del film e bambini che nascono, per questo continua ringraziando “ostetriche che fanno nascere nuove vite e i medici che si impegnano a non far volare via le persone, bravo papà”. Per la giovanissima figlia di Torre standing ovation per coraggio e discorso.

Miss Marx vince i premi come Miglior produttore, miglior compositore, miglior costumista a Massimo Cantini Parrini che lo vince il premio per la quinta volta. Unico premio affidato a Favolacce il film dei fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo è quello come miglior montatore assegnato a Esmeralda Calabria. Il premio come miglior trucco va a Hammamet

Un po’ di delusione per il premio come miglior canzone, che in molti si aspettavano assegnato a Laura Pausini, dopo la vittoria al Golden Globe e la nomination agli Oscar, ma il David come miglior canzone è stato assegnato a Checco Zalone per Immigrato dal film Tolo Tolo. La cantante italiana, però, ha aperto la serata cantando tra i palchi e platea deserti dal Teatro dell’Opera di Roma. Prima di cantare ha voluto sottolineare l’importanza, per tutti, di avere qualcuno da chiamare famiglia e di essere visti e amati.

Dal canto suo Checco Zalone, in collegamento da casa, ha scherzato affermando che se lo avesse saputo avrebbe partecipato in presenza. Poi grida chiamando la moglie e affermando di aver vinto il premio, ma nessuno giunge, ed è lo stesso Zalone a dire che i suoi familiari dormono. Poi scherza anche sui foglietti preparato per le dichiarazioni in caso di vittoria o sconfitta “la solita cricca di sinistra che premia i soliti, no questo era il foglietto se perdevo. Grazie all’accademia per il riconoscimento meritocratico”. Tolo Tolo di Francesco Amato vince anche il David dello spettatore.

Premi speciali sono stati assegnati a Diego Abatantuono e Monica Bellucci quest’ultima collegata in diretta da Sofia dove sta girando il film “La Befana vien di notte 2” con l’augurio che “l’arte possa trovare nuova vita”, mentre Sandra Milo ha ricevuto il David alla carriera la quale afferma che “non è mai troppo tardi per vincere un premio”. Tra i tanti momenti della serata va ricordato quello legato al ricordo di Gigi Proietti, lasciato nelle mani di Enrico Brignano “Il nostro premio, il premio di tutti noi, va a lui”, per l’attore scomparso standing ovation.

Quest’anno sono state conferite delle targhe speciali, Riconoscimento d’Onore ai professionisti sanitari Silvia AngelettiIvanna Legkar e Stefano Marongiu per l’importante contributo alla ripresa in sicurezza delle attività delle produzioni cinematografiche e audiovisive a Roma e in Italia durante la crisi Covid-19.

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Sissi Corrado

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