Il Sud Italia di Rocco Scotellaro

Ulderico Pesce e Maria Letizia Gorga sono Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli

Lo spettacolo che ha inaugurato la stagione del Teatro Villa Lazzaroni è stato Contadini del Sud di Ulderico Pesce, tratto dall’opera di Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli con Maria Letizia Gorga e Ulderico Pesce ed i musicisti Stefano De Meo e Pasquale Laino. Lo spettacolo, va in scena da anni e ha girato non solo l’Italia, quanto il mondo intero. È stato rappresentato in Europa, Sudamerica, Australia, riscuotendo un grande successo.

Contadini del Sud racconta una parte della vita di Rocco Scotellaro, uomo di cultura, antifascista, che negli anni indagò, attraverso una ricerca molto attenta, sulla vita dei contadini del sud Italia, sul loro modo di vivere e sulla miseria che incombeva nel Mezzogiorno, lasciato in balia di se stesso e senza diritti. La sua indagine riguardò i contadini della Campania, della Basilicata, della Calabria. Tutto ciò lo fa attraverso i testi della sua opera.

Erano gli anni delle ideologie in cui, come ebbe a dire lo stesso Scotellaro, i giovani dovevano impegnarsi per cambiare le cose. E se da una parte lui girò il sud, condividendo effettivamente la vita insieme ai contadini, dall’altra, tornato a Roma con il suo carteggio, strinse amicizie importanti, tra cui quella con Carlo Levi, autore di un libro sulla situazione del sud, Cristo si è fermato ad Eboli. Parlare della situazione meridionale, allora, non era solo visionare e riportare, ma impegnarsi affinché anche nelle zone più lontane e abbandonate, arrivasse la cultura, la possibilità di migliorare la propria vita. Quella di Scotellaro e di tanti giovani letterati e politici, fu una battaglia dura, lunga, che li vide anche osteggiati da chi, poi, non fece nulla per cambiare le cose. Un impegno portato avanti con la convinzione che era possibile cambiare il mondo e il modo di pensare.

In quegli anni, Scotellaro conobbe e strinse un’amicizia particolare con la poetessa Amelia Rosselli, figlia di quel Carlo Rosselli antifascista, che permise a Sandro Pertini di fuggire in Francia, e che fu assassinato dai sicari di Mussolini, insieme al fratello con il quale condivideva le idee politiche, a Parigi nel 1937. Non solo, ma la Rosselli era anche imparentata con un certo e noto Moravia, del quale aveva frequentato il salotto.

Lei, giovane letterata inquieta, scriveva poesia, ed anche se la sua fu una vita difficile, non fu mai considerata sottomessa. Donna libera e di alti pensieri, capace di trasportare su carta emozioni, sentimenti, pensieri, paure, speranze. Il loro fu un incontro di sentimenti, d’amore, ma anche di cultura, con scambi di idee. Per amore lei lo seguì nella sua Lucania, dove condivisero tutto. E la narrazione prosegue fino alla prematura scomparsa di Rocco Scotellaro e alla follia di Amelia Rosselli.

Tutto questo è quello che racconta Ulderico Pesce nel suo spettacolo. In primis la situazione dei contadini del sud, la loro vita. penso all’inizio dello spettacolo, quando si racconta di Eboli, della vita fra le bufale che stazionano, ancora oggi, sulla via litorale del mare, chiamata Campolongo, delle feste principali della cittadina, come quella dei SS. Cosimo e Damiano, momento di aggregazione non solo per la comunità cittadina. Per chi ha vissuto in quei luoghi, è come ritrovarsi, all’improvviso all’interno del paese, grazie all’interpretazione di Pesce.

Lo stesso accade durante l’incontro tra Scotellaro (Ulderico Pesce) e Rosselli (Maria Letizia Gorga), un momento in cui lui la convince a visitare e vivere il sud Italia in maniera intensa, fianco a fianco con i contadini, con la vita genuina, anche se povera, di chi non ferma mai il proprio lavoro, di chi comincia a lavorare duramente fin da piccolo. È un incontro di anime, ma anche uno scambio di culture. La Rosselli ha conosciuto i salotti di intellettuali, Scotellaro le presenta i salotti della gente povera e comune, che non sa leggere né scrivere, ma ha un cuore grande.

Tra questo scambio entra in maniera determinante la musica. In scena sono presenti due musicisti, Stefano De Meo e Pasquale Laino, che accompagnano il racconto con le loro melodie e i canti dei due attori. Maria Letizia Gorga attraverso la sua voce incanta e raccoglie i sentimenti espressi dei personaggi, in particolare della Rosselli, di cui incarna la figura che diventa romantica e attenta sostenitrice dell’uguaglianza sociale. Ulderico Pesce sa portare in scena in modo magnifico un uomo dall’alto senso dell’impegno sociale e trascinatore di proseliti che proveranno a sostenere le sue idee. La musica accompagna il tutto attraverso canti che ricordano i trascorsi della Rosselli, ebrea di nascita e si mescolano tra loro in ritmi di musiche popolari, sefardite, ebraiche, lucane e siciliane.

Lo spettacolo è un omaggio alla figura di due personaggi italiani, Scotellaro e Rosselli, che continuano ad essere messe in penombra, forse proprio per il loro alto valore umano e letterario. E Ulderico Pesce fa un grande lavoro riportando all’attenzione del pubblico giovane, che ahimè non conosce i personaggi, o di quello meno giovane, che a volte dimentica chi si è messo in prima linea per i diritti di tutti. Lo fa rimanendo fedele ai testi scritti dai due protagonisti, che narrano una storia, quella della loro attualità. Di grande impatto umano, lo spettacolo non è qualcosa di noioso o pesante, perché gli attori, in particolare le narrazioni di Pesce, che sono le più lunghe, riescono a coinvolgere lo spettatore nella vita di Scotellaro, mentre le canzoni di Gorga si frappongono da un monologo e l’altro.

Testi così intensi e di grande impatto emotivo e storico, dovrebbero accompagnare maggiormente il teatro italiano, che, nel suo esaltare il mondo teatrale, deve sostenere il lavoro di autori che hanno lavorato e lavorano con attenzione, sulla storia del nostro paese.

Gli articoli pubblicati sul Blog sono scritti dai Soci dell’Associazione in maniera volontaria e non retribuita. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright CulturSocialArt

Sissi Corrado

Responsabile del Blog Interessi tanti: lettura, scrittura, teatro, cinema, musica, arte, collezionismo, sociale, ecc.

Leggi anche