Loredana Piedimonte splendida Pia all’Altrove Teatro Studio
Il rapporto tra uomo e donna diventa tra occidente e oriente
Loredana Piedimonte è l’interprete di Opera Pia, uno spettacolo di Gianfranco Vergoni diretto da Nicola Pistoia, andato in scena all’Altrove Teatro Studio di Roma.
Pia è una donna separata che fa l’insegnante di musica al nord Italia, sola, deteriorata da un lavoro che non la soddisfa, da una mancanza di affetti che la fanno sentire abbandonata. La sua famiglia, napoletana, è abituata a condividere, ma anche a mettere il naso lì dove non dovrebbe, a giudicare e a sparlare: una famiglia come tante, una donna come tante.
Ma Pia è anche una donna che vorrebbe riprovare il sentimento dell’amore, ritornare a riscaldare l’aria di casa. Oltre alla scuola, suo luogo di lavoro, uno dei suoi punti di riferimento è il supermercato, dove si reca a fare la spesa e dove incontra delle signore che diventano quasi delle amiche e delle quali conosce alcune abitudini. Il cambiamento però, è vicino, e comincia quando conosce un uomo nero, che vive per strada, vivendo di ciò che la gente ha da offrirgli. Occidente e Oriente che si incrociano, lei delusa, lui spaventato. Un incontro che mette due anime, due mondi non solo a confronto, ma cerca anche un modo per convivere non tanto fisicamente, quanto ideologicamente.
Opera Pia è uno spettacolo tra il dolce e l’amaro, tra l’ironico e la disperazione, la cui unica protagonista, Pia, porta gli spettatori attraverso le differenze, i sentimenti, le decisioni che sono parte della vita umana. La protagonista è una donna normalissima, che lavora e si mantiene da sola, ma, come tante donne di oggi, ha alle spalle un matrimonio fallito e una vita trascorsa tra casa e lavoro. Eppure riesce a risalire la china e a condividere una parte del suo percorso insieme a un uomo ricco di rancore, dolore, fragilità.
Sulla scena un unico sgabello grande, una pedana che pone la Piedimonte non solo al centro della scena, quanto a ricercare una visione più ampia per la protagonista e per il pubblico. L’attrice si presenta sullo stesso con due buste della spesa che terrà strette in mano per quasi tutto lo spettacolo. E lì, sulla pedana, appare, a volte, come una bambola all’interno del carillon che gira, pronta a cambiare scena.
La sua interpretazione è ricca di sfumature e attrazione per il pubblico che ascolta rapito dalle parole e dalla recitazione della stessa. Un canto magico che rapisce mantenendo sempre alta l’attenzione. Il napoletano, lingua utilizzata per lo spettacolo, si armonizza con i movimenti scenici, mentre la regia resta uno dei punti fermi dello spettacolo che pone in primo piano l’attrice e il suo racconto.
Grazie alla recitazione e alla direzione, Opera Pia è uno spettacolo capace di far sorridere, ridere, piangere e riflettere gli spettatori, che affrontano con emozioni contrastanti, una realtà sempre più presente nella nostra società.
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